Crediamo che una delle missioni più alte della politica sia quella di concentrare le proprie migliori energie per formare generazioni che garantiscano un futuro prospero all'Italia. Il nostro compito è prima di tutto rispondere a un'esigenza essenziale della nostra comunità con azioni concrete. Qui di seguito trovate alcune delle nostre proposte.
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Fin da quando frequentavo la scuola elementare ho sempre notato questa mancanza di organizzazione per l’attività fisica che molti giovani possono svolgere solo a scuola.
Aumentare le ore in questa materia fin dalla più tenera età è un ottimo modo, dal mio punto di vista, per migliorare la salute fisica e mentale dei più giovani, magari qualcuno di loro si innamorerà di uno sport dopo averlo praticato a scuola.
Inoltre rendendo l’attività fisica presente il prima possibile si aumentano le possibilità che i giovani attuino uno stile di vita sano con una riduzione a carico della sanità italiana (penso a patologie come l’obesità infantile)
Edilizia: non si sono visti cantieri ma solo dirigenti, docenti e ATA mi muniti di metro per “garantire” il distanziamento sociale; le mascherine sono arrivate in ritardo e di pessima qualità; niente è stato fatto a livello strutturale quasi dappertutto;
Formazione: su cosa? Per chi? Sulla didattica digitale i docenti con ammirevole abnegazione si sono improvvisati tuttofare e ha funzionato soprattutto lo spirito di squadra e la solidarietà che ha fatto dei più preparati i formatori dei colleghi. Se ancora qualcuno crede che i docenti lavorano poco è senz’altro in malafede o ignorante (nel senso letterale del termine, cioè ignora), con la DAD i docenti erano in servizio dal risveglio (presto) fino all’ora di andare a dormire (tardi);
Concorsi: sono certamente necessari, anche se non garantiscono la vincita da parte dei migliori. Ma così come sono organizzati sono solo l’occasione per spillare ancora soldi alle famiglie dei concorrenti. Mi soffermo in particolare sul tfa di sostegno: la prova preselettiva doveva tenersi la primavera scorsa ma è stata rinviata all’autunno, saltando tutto il periodo estivo più favorevole dal punto di vista sanitario. E ancora una volta ha prevalso l’italiana abitudine di ammettere direttamente allo scritto tutti quelli con tre anni di servizio nell’ultimo decennio. L’aver lavorato tre anni nella scuola è stato considerato requisito di competenza acquisita per tutti (???). Una nota di qualifica (che forse andrebbe reintrodotta) o un parere del comitato di valutazione (come per i docenti al termine del primo anno a tempo indeterminato) avrebbe sfoltito notevolmente il numero dei concorrenti. Gli altri invece sono stati sottoposti alla prova preselettiva. Se qualcuno ha voglia può andare a leggere “i quiz” della prova preselettiva e notare quanto poco avessero a che fare con la professione docente, in particolare di sostegno.
Ma i posti messi a concorso sono un’altra pietra dello scandalo. Faccio un esempio: il Piemonte ha messo a concorso poche centinaia di posti complessivi tra infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. Unica sede Torino. Altre regioni hanno avuto più sedi e alcune di esse con diverse migliaia di posti a concorso. Posso immaginare il business che ha portato a questa scelta, ma non voglio entrare nel merito. CIÒ CHE INVECE VORREI SOTTOLINEARE è che chi ha superato la preselettiva e poi lo scritto e poi, magari, anche l’orale non ha concluso un bel niente, perché per avere il titolo di insegnante “specializzato” dovrà frequentare il corso di 8 mesi circa, al costo di 3000€ (tremila). Al termine del corso, se l’esito è positivo, si è “specializzati”. E poi? Si ha diritto ad essere inseriti in prima fascia per le supplenze, perché per sperare nell’incarico a tempo indeterminato (il ruolo) bisogna poi superare il CONCORSO, cui senz’altro parteciperanno anche per chissà quali meriti concorrenti che non hanno fatto tale calvario.
In un mio primo intervento sui “cantieri” avevo citato la lettera di una laureata in psicologia che chiedeva di considerare la preparazione di base di tale laurea come una sorta di corsia preferenziale per il ruolo di docente di sostegno. Proposta ragionevole, anche perché il corso di 8 mesi di tfa sarà- si spera- costruito soprattutto su argomenti di carattere psico-pedagogiche.
Concludo, rinviando ad altri interventi il prosieguo, che il giorno dello scritto qualche commissario ha detto ai concorrenti che se il ministero non concederà proroghe al termine del TFA, non garantiscono la conclusione entro la metà di luglio. Spero che qualcuno intervenga in maniera decisa, per non derubare concorrenti e famiglie (che hanno sostenuto economicamente i figli) della possibilità di essere inseriti negli elenchi aggiuntivi degli specializzati per un posto di SUPPLENTE (ripeto supplente, non docente di ruolo).