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Aiuti alle scuole paritarie, Toccafondi: "Nel Dl Sostegni Bis inaccettabile pregiudizio"

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L'intervento pubblicato da "Italia Oggi", 20 luglio 2021. 

Con il decreto Sostegni bis arrivano fondi alle scuole paritarie, comprese le materne, per la ripresa dell'anno scolastico e l'attività in presenza. A patto che pubblichino online subito una serie di informazioni. Pena la revoca del finanziamento. Un aggravio burocratico e una tempistica tra l'altro già scaduta. Se un emendamento trasversale, approvato in Commissione Bilancio alla Camera, stanzia 10 milioni di euro per le scuole dell'infanzia paritarie, inizialmente escluse dai 50 milioni previsti, il governo ha dato parere favorevole anche a un emendamento che dispone che le paritarie per poter accedere al contributo debbano pubblicare sul proprio sito entro un mese dall'approvazione del decreto, il 15 luglio, l'organizzazione interna, i titolari di incarichi di collaborazione o consulenza, compresi gli estremi dell'atto di conferimento, curriculum vitae e compenso erogato; il conto annuale del personale e delle relative spese sostenute, compresi i dati sulla dotazione organica, sul personale effettivamente in servizio e relativi costi, nonché i tassi di assenza; i documenti e gli allegati del bilancio preventivo e del conto consuntivo; le informazioni sui beni immobili e gli atti di gestione del patrimonio. La mancata osservanza degli obblighi comporta la revoca dell'erogazione del contributo. Una specie di mozione trasparenza.

«Una follia» per il deputato di Iv Gabriele Toccafondi: «Le scuole paritarie non nascono dal nulla. Ci sono regole, leggi nazionali, per avere la parità scolastica bisogna sudarsela, passare attraverso un percorso di verifica e controllo all'interno del quale il ministero la concede. Questo pregiudizio nei confronti di scuole che vivono dentro a regole, pena la perdita della parità, è inaccettabile».