La notizia su "Italia Oggi", 22 giugno 2021.
Arriva la riforma degli Its. In Commissione cultura alla camera è stato votato il testo base, relatore Gabriele Toccafondi (Italia Viva), che tiene conto delle proposte che, a partire dalla pdl a prime firme Mariastella Gelmini- Valentina Aprea (Forza Italia), i partiti di maggioranza hanno messo in campo per rivedere mission e governance degli Its, gli istituti tecnici superiori.
Un canale di formazione biennale post diploma, parallelo a quello universitario, che dovrebbe lavorare in sinergia con le imprese per sopperire alla mancanza di tecnici specializzati. A un anno dal diploma, questo l'ultimo dato disponibile sugli Its ad oggi avviati, l'80% dei diplomati ha trovato un'occupazione, e di questi il 90% in un'area coerente con il proprio percorso di studi.
La riforma amplia il raggio di azione degli istituti, estendendolo alla formazione e all'aggiornamento in servizio, anche dei docenti di scuola, e alle nuove politiche attive per il lavoro.
Il Pnrr destina agli istituti, che sono stati ribattezzati ITS Academy, un miliardo di euro in 5 anni, ad oggi previsti 68 milioni per il 2021 e 48 dal 2022 in poi. Fondi che saranno assegnati agli istituti «sulla base della quota capitaria riferita al numero degli allievi dei corsi che nell'anno precedente hanno conseguito un giudizio positivo da parte del sistema di monitoraggio e valutazione» affidato all'Indire. Sparito il riferimento diretto alla quota premiale, che ad oggi destinava il 30% dei finanziamenti agli istituti con i migliori risultati in termini di diplomati e di occupabilità. L'ultimo rapporto curato dall`Indire, in merito ai risultati ottenuti nel 2019, aveva dichiarato: premiabili 74 percorsi, il 53,2% del totale dei corsi attivati, di cui 62 aventi diritto al 30% del contributo nazionale, sufficienti 32 percorsi, ossia il 23%, problematici 14 percorsi, il 10%, per i quali erano stati chiesti interventi regionali di supporto, e critici 19 corsi, esclusi dal ministero dell'istruzione dal calcolo della ripartizione del fondo nazionale. Dall`analisi territoriale, emerge che le regioni che hanno avuto accesso alla premialità sono in testa a tutte la Lombardia e il Veneto, a pari merito con 12 percorsi, seguite dall'Emilia Romagna, 8 corsi, il Piemonte, 7, la Liguria e il Lazio con 5 a testa, seguite dal Friuli Venezia Giulia e Puglia (4 ciascuna), l'Umbria e la Toscana con 2 e Abruzzo (1).
L'identità degli Its Academy sarà definita in relazione a determinate aree con decreto interministeriale entro 90 giorni dall`entrata in vigore della legge di riforma. Particolare attenzione sarà dedicata, precisa la proposta di riforma, alla transizione tecnologica e digitale, alle nuove tecnologie per il made in Italy e la cura della persona, alla comunicazione e i servizi alle imprese e al no profit. Nei primi cinque anni, quelli del Pnrr, priorità agli sviluppi nei settori della sanità, della giustizia e del digitale.
La mission? Molto ampia: «Sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica, orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche, aggiornamento e formazione in servizio dei docenti di discipline scientifiche e tecnologiche e tecnico professionali della scuola e della formazione professionale; le politiche attive del lavoro, soprattutto in relazione alla transizione dei giovani nel mondo del lavoro, anche attraverso la promozione di organici raccordi», recita l'articolo 2, «con la formazione continua dei lavoratori nel quadro dell'apprendimento permanente per tutto il corso della vita; e il trasferimento tecnologico, soprattutto delle piccole e medie imprese». Il diploma biennale costituirà titolo di accesso ai concorsi per insegnante tecnico-pratico. Gli Its sono fondazioni di diritto privato, al cui interno devono essere presenti un istituto superiore, statale o paritario, una struttura formativa regionale, un`impresa del settore produttivo di riferimento, un dipartimento universitario ovvero un centro di ricerca, pubblico o privato, operante nel settore dell'Its. L'accredimento ha durata quinquennale.