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Coronavirus, Cura Italia: le reazioni dei parlamentari di Italia Viva

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Gli interventi dei nostri parlamentari.

Via libera del Governo al tanto atteso DL "Cura Italia", il pacchetto di misure volte a contrastare l'emergenza - sanitaria, economica e sociale - che la pandemia di Coronavirus ha causato al nostro Paese.

Sono numerose le annotazioni e i commenti che i parlamentari di Italia Viva hanno dedicato al provvedimento.

"Lavoreremo per un ulteriore sforzo nel prossimo provvedimento o in fase di conversione del decreto" varato dal Consiglio dei ministri "per dare un maggior sostegno ai lavoratori autonomi e alle partite Iva", ha dichiarato il coordinatore nazionale di Italia Viva, Ettore Rosato, vice presidente della Camera dei Deputati, commentando le misure contenute nel decreto Cura Italia.

"Il decreto che il Governo ha approvato ieri è un primo passo importante. Molte le misure positive. Purtroppo le risposte per i professionisti sono ancora insufficienti e macchinose. È un mondo che molti di noi conoscono bene, perché è il nostro mondo: conosciamo la vita che fanno molti colleghi. Dobbiamo fare di più, tutti insieme. Se si fermano le attività, si ferma anche il mondo delle partite Iva", ha commentato, con un post Facebook, la capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi, parlando del dl Cura Italia. "È sbagliato pensare - ha aggiunto - che i professionisti siano tutti agiati signori che possono vivere di rendita. La maggior parte sono uomini e donne che vanno avanti solo con il proprio lavoro e se lo studio chiude restano solo le spese a cui far fronte. Per questo sono sicura che in sede di conversione penseremo anche a loro, specie ai giovani".

"Per le partite Iva vanno previsti interventi strutturali e prolungati e non misure 'una tantum'", sottolinea Silvia Fregolent, deputata di Italia Viva, mentre la collega Lucia Annibali fa notare che "perché il Dl Cura Italia possa essere efficace fino in fondo è importante che non trascuri o confini in secondo piano il mondo delle libere professioni. Per quanto riguarda, per esempio, gli avvocati è vitale che lo Stato assicuri almeno il pagamento delle attività svolto con il gratuito patrocinio".

"È indispensabile cambiare o integrare il provvedimento. La modifica più urgente è a nostro avviso l'estensione del credito di imposta per gli affitti degli uffici dei professionisti. Ma è solo un primo relativo passo", propone, invece, Camillo D'Alessandro, capogruppo di Italia Viva in Commissione Lavoro alla Camera.

Focus su Alitalia, invece, per Raffaella Paita e Luciano Nobili. "Prendiamo atto delle decisioni assunte dal governo sul futuro di Alitalia. Sono decisioni che non ci convincono ma non è il momento di aprire una polemica sul tema", dichiarano Raffaella Paita e Luciano Nobili, componenti di Italia Viva in Commissione Trasporti alla Camera. "Questo è il momento di fronteggiare tutti insieme l'emergenza coronavirus. Ed è proprio su questo che emergono le maggiori perplessità sull'uso di quelle risorse in questo momento. Con quei 600 milioni di euro che ad Alitalia non basteranno, quanti posti in terapia intensiva in più, di cui abbiamo bisogno oggi, potremmo aprire? In alcune regioni potremmo raddoppiare o triplicare il numero di posti letto disponibili per chi ha contratto il virus? Siamo sicuri dell'opportunità della scelta?", chiedono i due parlamentari Iv.

"Aumentare in test é la strada corretta per circoscrivere il più possibile la diffusione del Covid-19. I soldi per sostenere i costi di una massiccia campagna di screening sono reperibili nei 3,5 miliardi aggiuntivi per la sanità del dl Cura Italia: finalizziamo parte di quelle risorse per questa grande campagna preventiva", è la proposta del senatore di Italia viva Eugenio Comincini, mentre fa notare il deputato di Italia Viva Mattia Mor che "da quanto emerso sinora nel Decreto 'Cura Italia' non c'è nessuna previsione su indennizzi ai settori più colpiti dalla crisi in corso, tra cui il turismo, settore che ha pagato di più la crisi, sin dal suo inizio, e che di più pagherà quando questa sarà terminata".

"Proteggere i medici, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari in questo momento è la priorità assoluta. A questo proposito - ha sottolineato la parlamentare Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera - ho chiesto che le disposizioni del decreto Cura Italia relative all'acquisto dei kit di sicurezza siano estese al personale sanitario tutto, senza distinzioni di sorta".

Gli interventi fiscali destinati "al mondo della produzione e ai professionisti" sono "limitati e poco sostanziosi in termini di aiuti reali. Questo un po' dispiace, tutti i contribuenti e i settori sono in emergenza e si stanno fermando, lo Stato è chiamato a sostenerli e non a creare sperequazioni", ha commentato la senatrice di Italia viva, Donatella Conzatti, aggiungendo che "il giudizio sul decreto Cura Italia complessivamente è positivo perché stiamo tutti lavorando sull'emergenza".

"Il decreto Cura Italia dimentica il Sud e abbandona la Calabria. Lo fa in quello che rischia di essere il momento più difficile dell'emergenza Coronavirus. Nel provvedimento del governo, infatti, non c'è traccia alcuna di misure che sono di vitale importanza a partire dalla totale mancanza di fondi che possano aiutare i comuni ad affrontare l'emergenza". È quanto afferma, in una nota, il senatore di Italia Viva, Ernesto Magorno. "Il provvedimento del governo, infatti - spiega Magorno - pur stanziando un'importantissima somma, non assegna un euro ai comuni stessi".

"In questi giorni abbiamo molto insistito affinché il Governo affrontasse il tema del sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie anche in termini di continuità assistenziale", ha dichiarato la deputata di Italia Viva Lisa Noja, che ha sottolineato: "siamo in attesa di leggere il testo definitivo del DL Cura Italia e ci auguriamo fortemente che in tale provvedimento ci sia una prima risposta a queste necessità urgenti che abbiamo ribadito con determinazione al Governo durante la stesura del decreto e anche nelle ultime ore".

"In attesa dei dettagli del decreto Cura Italia, che ha stanziato 25 miliardi di euro di risorse disponibili, un apprezzamento per le misure a favore delle famiglie come i congedi parentali per i genitori con figli minori fino a 16 anni, i voucher babysitter con aumento da 600 a 1000 euro nel caso di operatori sanitari e forze dell'ordine, a cui va il nostro grazie per l'impegno particolare di questi giorni. Bene anche per la sospensione delle rate dei mutui per la prima casa, per alcuni ammortizzatori sociali quali l'estensione della cassa integrazione a favore delle piccole imprese, per la sospensione di alcuni pagamenti in scadenza e peri crediti d'imposta riconosciuti ai negozi", ha spiegato, in una nota, la senatrice Silvia Vono. "Qualche perplessità sulle risorse stanziate per la sanità e la protezione civile pari a 3,5 miliardi di euro e quelle a favore dei lavoratori autonomi. In ogni caso, è un primo passo per l'Italia. Lavoriamo insieme affinché nel prossimo decreto previsto per aprile si possano individuare misure straordinarie e risorse utili per la nostra sanità e la protezione civile che sta operando in prima linea e per i lavoratori autonomi e le imprese che sono pilastro fondamentale della nostra economia", ha sottolineato Vono.

"Bene le dichiarazioni d'intenti della ministra Azzolina sulla chiusura delle scuole ma ora è indispensabile che venga precisato in maniera netta che cosa si intende per 'attività indifferibili'. Perché le scuole devono necessariamente chiudere, non possono esserci scappatoie e giochi di parole", ha chiosato Michele Anzaldi, componente di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, a proposito delle parole della ministra sulle misure relative alla scuola contenute del Dl Cura Italia.

Attenzione al mondo della scuola anche da parte di Gabriele Toccafondi e Giuseppina Occhionero.

"Il dl Cura Italia contiene misure importanti per scuola e Università: ci sono risorse, misure per la didattica a distanza e per le pulizie straordinarie. Bene anche l'indicazione sul lavoro da casa", ha dichiarato Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia viva in Commissione Cultura alla Camera, che ha aggiunto: "adesso scuole di ogni ordine e grado come pure le università hanno tutte il dovere di produrre la massima mobilitazione per assicurare lezioni a distanza e, come è stato fin dal primo momento di chiusura di scuole e atenei, assicurare quel rapporto tra docenti e allievi ora più che mai fondamentale. Al ministero dell'Istruzione chiediamo una attenzione alle scuole paritarie, che contano quasi 1 milione di iscritti e che impiegano quasi 160mila persone tra docenti e non docenti. Sono parte integrante del sistema di istruzione". 

"Finalmente la ministra Azzolina ha annunciato che lo smart working sarà esteso a tutto il personale scolastico, ai presidi e al personale amministrativo e ausiliario. Era ora. Adesso, però, le scuole chiudano davvero. Si è atteso fin troppo, non ci possono essere dipendenti di serie A e dipendenti di serie B", ha dichiarato, con un post Facebook, la deputata di Italia Viva Giuseppina Occhionero.