Facciamo insieme il punto sulla questione, chiarendo come stanno i fatti, 17 marzo 2021.
Martedì 16 marzo 2021, la Ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, ha rilasciato un'intervista al quotidiano "la Stampa", nella quale ha spiegato quali sono i nuovi strumenti a disposizione delle famiglie, per fronteggiare l'emergenza Covid 19 e la chiusura delle scuole che ha comportato il ritorno in Dad, per la stragrande maggioranza degli allievi, durante queste settimane in cui l'Italia vede la quasi totalità delle sue Regioni in Zona Rossa e Arancione.
Nell'intervista - che potete leggere qui - la Ministra Bonetti ha ribadito che gli strumenti per affrontare l'emergenza sono stati non solo confermati, ma ampliati: è il caso, ad esempio, dei lavoratori iscritti a casse previdenziali diverse dall'Inps, che potranno usufruire del Bonus Baby Sitter. Misure che potete visualizzare e condividere grazie a queste card.
Nella stessa intervista, la Ministra, rispondendo a una domanda della giornalista Flavia Amabile, dichiara:
"Bisogna intendersi sul concetto di smart working. Deve essere svolto in alcuni orari ma non è come avere l'orario di ufficio traslato a casa. È in modalità agile, da fare in forme diverse. Se il lavoro in modalità agile non è possibile, si può accedere al congedo parentale".
Più di 24 ore dopo, un magazine on line decide di pubblicare in rete un articolo con un titolo decisamente acchiappa-click: "«In Smart working ci si può occupare dei figli. Bonus baby-sitter non servono». Bonetti “shock” su La Stampa".
Quanto basta per scatenare i social: Elena Bonetti non ha mai dichiarato quanto sostiene l'articolo in questione, ma l'occasione è ghiotta, la Ministra sembra colta in fallo, su una questione che tocca la sensibilità delle famiglie, in una situazione di piana emergenza.
L'articolo in questione offre una interpretazione del tutto falsa dell'intervista rilasciata dalla Ministra a "la Stampa". Prova ne sono i diversi interventi pubblici e a mezzo stampa in cui la Ministra Bonetti ha esposto la sua posizione sullo smart working, dichiarando che non può essere considerato uno strumento di welfare.
Tuttavia, nessuno si preoccupa di verificare il testo nell'intervista originale.
In serata, la Ministra Bonetti è intervenuta con una nota sulla vicenda. "Questa mattina - ha spiegato la Ministra - è circolata una spiacevole fake news che mi ha attribuito nel titolo, virgolettandole, dichiarazioni mai fatte riguardo lo smart working, così come false interpretazioni delle mie parole sullo stesso tema. Ho ovviamente provveduto a immediata smentita".
"In quest'anno di pandemia ho avuto modo, molte volte, a mezzo stampa e in circostanze pubbliche, di esprimere la mia posizione sullo smart working, che non può essere considerato uno strumento di conciliazione per prendersi cura dei figli lavorando a casa. È invece uno strumento innovativo di organizzazione del lavoro, per gli uomini e per le donne. In questo particolare momento in cui è necessario evitare la circolazione di persone e il loro possibile contagio, è uno strumento che ci aiuta tutti a contenere il virus. Ripeto costantemente che i carichi di cura della famiglia non possono e non devono ricadere sulle donne, ma diventare una responsabilità condivisa alla pari tra i genitori", ha proseguito la Ministra Bonetti.
"Chiunque abbia a cuore la verità, prima di diffondere interpretazioni prive di fondamento può verificare quanto ho più volte detto in proposito. Per facilitare la verifica elenco qui alcuni degli articoli degli scorsi mesi:
- un articolo pubblicato da Orizzonte Scuola
- un articolo pubblicato da Tg24Sky.
"Frattanto - ha sottolineato la Ministra - nei miei uffici in questi giorni abbiamo lavorato per allargare nei prossimi provvedimenti la platea dei beneficiari del bonus baby-sitter ai genitori, attualmente in smart working, dei bambini delle scuole dell'infanzia e della primaria, così come a tutti i professionisti della sanità. Ne ho ampiamente parlato oggi nell'intervista a Tgcom".
"Spiace molto - ha concluso la Ministra Bonetti - che anche autorevoli esponenti della politica si siano ritrovati a diffondere un'evidente falsità anziché cogliere l'occasione per occuparsi, come chi si dice democratico dovrebbe fare, delle gravi difficoltà che oggi le famiglie italiane si trovano ad affrontare. Quella per sostenere le famiglie è una sfida cruciale, che per lungo tempo ho combattuto con pochi al fianco. Ora è un bene che tanti la condividano: non si usino fake news per indebolire uno sforzo che deve vederci lavorare uniti".
Insomma, per evitare di cadere nella trappola delle fake news, ascoltate e leggete cosa ha detto davvero la Ministra Elena Bonetti e, se vi va, condividete sui social l'articolo che state leggendo, questo tweet e il video che vedete qui di seguito, in modo da diffondere fatti, non falsità.