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Quale Europa dopo pandemia e guerra? Renzi: "L'Europa non abdichi dal suo ruolo diplomatico"

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L'intervento conclusivo di Matteo Renzi, durante l'evento dal titolo "Quale Europa dopo pandemia e guerra?", 6 aprile 2022.

Non poteva che terminare con un'ampia riflessione sul conflitto in corso in Ucraina il nostro evento dedicato al futuro dell'Europa, le cui conclusioni sono state affidate a Matteo Renzi.

"È ora - ha detto Matteo Renzi, dai microfoni di Radio Leopolda - che Nato ed Europa abbiano l'intelligenza politica di offrire anche un tavolo diplomatico per arrivare a una soluzione", aggiungendo che "la politica è l'unico modo per fermare la guerra: per questo dico i nomi di Merkel, Prodi o Blair: qualsiasi sia il nome scelto occorre che l'Europa offra un tavolo diplomatico".

"Siamo fermi - ha ribadito Renzi - nel condannare l'aggressione della Russia ma diciamo allo stesso tempo che la soluzione è politica. L'Italia e l'Europa non possono abdicare dal ruolo diplomatico: non è possibile che ci provi Bennet o la Cina o Orban, lo deve fare l'Europa che ha la statura morale per sedersi ad un tavolo".

"Siamo sui social, ci piacciono i like - ha aggiunto Renzi - ma questo tipo di attività non può sostituire la fatica della politica" e cedere "alla dittatura dell'istante, a un tempo in cui la politica è solo reazione".

"Ho trovato sublime - ha ricordato Renzi, con una punta di ironia - l'idea che Di Stefano, che andava a Mosca a firmare gli accordi con il partito di Putin e definiva l'Ucraina uno stato fantoccio della Nato, che criticava il mio governo, in questi stessi giorni è il pasdaran della linea più dura e oltranzista insieme al ministro Di Maio". "Se volete questa roba qua  - ha aggiunto - prendetevi i populisti che dicono tutto e il contrario di tutto, noi siamo un'altra cosa, cerchiamo di riflettere".

Infatti, ha sottolineato Renzi, Italia Viva "non ha magliette da nascondere". "Noi  - ha ricordato - siamo stati colpiti dalla propaganda russa, Russia Today mise le immagini di piazza del Popolo, dove facevamo le manifestazioni per il sì al referendum, dicendo che erano manifestazioni di protesta contro il premier Renzi. Noi abbiamo subito la propaganda".

Un passaggio, naturalmente, è stato dedicato agli orrori cui stiamo assistendo, veri e propri crimini di guerra, come testimoniano le immagini di Bucha. 

''È evidente che le immagini di Bucha ci lasciano senza parole. E anche su questo sgombriamo subito il campo da ogni dubbio e tentativo giustificazionista che qualche assurdo profeta dei nostri tempi vorrebbe in qualche modo portare sul tavolo della discussione", ha detto Renzi. "Ciò che accade ed è accaduto in Ucraina è evidentemente un crimine di guerra in molte circostanze. Sparare ai civili è crimine di guerra, così come stuprare le donne. E oggi la tecnologia ci permette di ricostruire non solo ciò che è avvenuto ma ci consente con molta chiarezza di andare a beccare i responsabili. Su questo non c'è spazio per nessuna propaganda. Chi ha compiuto quei reati deve risponderne nelle sedi istituzionali quanto tutto sarà finito", ha aggiunto.

"Sono sconvolto - ha sottolineato Renzi - quando vedo mamme che scrivono i numeri di telefono sulla schiena dei propri figli. Le emozioni sono forti, tante e toccanti ma chi fa politica ha un compito in più: non fermarsi alle emozioni, non dire solo che sono atrocità ma individuare responsabili e vittime, e soprattutto soluzioni".

"Stupisce vedere - ha continuato Renzi - che sono le stesse chat dei no vax quelle che oggi negano i massacri, però diciamo anche con chiarezza che l'unica soluzione è negoziale e politica".

Un successivo passaggio Renzi lo ha dedicato alle vicine elezioni presidenziali francesi. "La vittoria della Le Pen - ha detto Renzi - sarebbe un disgrazia impressionante per l'Europa" che è "sempre in bilico tra speranza e abisso". Insomma, "o vince Macron o perdiamo tutti".

Una riflessione che ha portato ad allargare il discorso sulla questione dell'elezione del Presidente della Commissione Europea. "Ritengo - ha proposto Renzi - che si dovrebbe arrivare all'elezione diretta del Presidente della Commissione Europea.

"Oggi - ha spiegato Renzi, concludendo lo speciale - abbiamo offerto una occasione di riflessione facendo dell'Europa e della solidarietà europea il trampolino per uno sguardo diverso sul mondo. Il mio appello conclusivo, che rivolgo soprattutto ai giovani che ci stanno ascoltando, è ad approfondire. Tenete insieme i grandi elementi del passato con le sfide del futuro. Ecco perché chiamiamo i più giovani la 'Generazione Ventotene'. Perché vogliamo riprendere la grande intuizione di chi immaginava gli Stati Uniti d'Europa. Quella intuizione va ripresa e declinata oggi, chiedendo che l'Europa faccia un passo in avanti. Per farlo, bisogna mettere da parte l'istantocrazia, e tornare alla visione di lungo periodo. Bisogna mettere da parte il populismo e tornare alla politica".


Chi lo desidera può rivedere l'intervento di Matteo Renzi a questo link o qui di seguito.

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