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Primavera delle Idee, focus su pari opportunità, sanità, ambiente, italiani all'estero e esperienze sul territorio

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Report dagli eventi del 12 aprile 2021

Ancora tre appuntamenti ieri pomeriggio, lunedì 12 aprile, per il ciclo di eventi della “Primavera delle idee”, l'iniziativa annunciata durante la recente Assemblea Nazionale di Italia Viva, da Matteo Renzi.

Maria Elena Boschi, Presidente del Gruppo Iv alla Camera dei Deputati, ha partecipato ad un evento insieme a Linda Laura Sabbadini, statistica italiana nota in particolare come pioniera europea delle statistiche per gli studi di genere. 

Tema del dibattito, dal titolo "Dal Recovery Plan al G20, le donne e le sfide da vincere", uno sguardo al futuro prossimo, dal punto di vista femminile, sulle prossime sfide che ci attendono.

Di sviluppo sostenibile si è parlato durante l'incontro organizzato da Mauro Del Barba e Marco Di Maio. Focus della discussione il rapporto tra sostenibilità e istituzioni.

Lo sviluppo sostenibile venne definito con chiarezza nel 1987, con il rapporto Brundtland, emanato dalla "Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo". "Da allora  - come hanno spiegato gli organizzatori - è passato quasi mezzo secolo e forse solo con l'attuale doppia crisi economica e sanitaria si sta universalmente affermando la necessità di perseguire con maggiore efficacia quanto le varie agende hanno scandito, con successi e insuccessi, nel corso dei decenni".

Oggi in tanti parlano di sostenibilità, ma che cosa è e come ci si arriva? Questo l'interrogativo cui Del Barba e Di Maio hanno provato a rispondere, durante il dibattito, cercando, inoltre, di chiarire come le istituzioni possono delineare interventi decisivi e risolutivi. 

Di come la Regione Marche abbia affrontato la pandemia si è, invece, parlato durante il dibattito a cura di Italia Viva provincia di Ancona, cui ha preso parte Annamaria Parente, Presidente della 12ª Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica. 

Con la Senatrice Iv, a discutere del Modello Marche anche la parlamentare Iv Lucia AnnibaliLuciano Moretti, Segretario Regionale di CIMO Marche, Franco Pesaresi, Direttore dell’Azienda servizi alla persona "Ambito 9" di Jesi e Claudio Maria Maffei, esperto in organizzazione sanitaria.

Tanti i temi affrontati, a partire dallo screening di massa, fino al futuro prossimo della sanità italiana. La senatrice Parente ha parlato del Piano Sanità 2030, per riscrivere di fatto il nuovo progetto che tenga conto di tutte le riforme di cui si parla da decenni e che comprendono la telemedicina, il Fascicolo Sanitario Elettronico, la digitalizzazione, la piena valorizzazione della Ricerca, ma non solo. Insomma, si è discusso della ristrutturazione della Sanità per dare ai cittadini, anche grazie alle assegnazioni del Recovery Fund alla Sanità, un servizio sanitario nazionale veramente efficiente, competente e diretto.

Una riflessione sulle istanze degli italiani all'estero nell'appuntamento a cura di Italia Viva Svizzera, cui hanno partecipato Laura Garavini e Massimo Ungaro. Quattro le direttrici seguite, durante la discussione: 1. Rientro in Italia (agevolazioni fiscali, figli in età scolastica, pensione e sanità; 2. Nuova immigrazione in Svizzera e bisogni (consolati, corsi di italiano, corsi di lingua locale); 3. Riqualificazione professionale, formazione al lavoro, obiettivi, aspetti strutturali e  best practice; 4. Lavoro a distanza e lavoro cross-border, regolarizzazione fiscale e dei contributi sociali.

Spazio, infine, ai territori, con due appuntamenti.

Il primo a cura di Italia Viva Varese, che ha organizzato un dibattito sul tema delle associazioni sportive, tra la riforma dello sport e quella del Terzo Settore. Il mondo dello sport, a partire da quello di base e dilettantistico, è stato fortemente colpito dalla pandemia e dalle limitazioni che hanno purtroppo interrotto attività, ridotto sponsorizzazioni, donazioni, e tesseramento. Nella ripartenza, si dovrà investire con rinnovato impegno in questo settore, che svolge una fondamentale attività di interesse generale nella direzione del benessere e della inclusione sociale. Per questo, nell’ambito della Primavera delle Idee, Italia Viva Varese ha voluto organizzare un webinar di approfondimento per ascoltare proposte e istanze degli operatori, e dare informazioni utili per le associazioni sulla riforma dello sport e sulla riforma del terzo settore.

L’evento é stato moderato dal coordinatore del gruppo sport, Bruno Tridico, e ha visto la presenza dell’on. Maria Chiara Gadda insieme all’avv. Jessica Pettinacci, esperta in diritto sportivo come relatrice sui cardini delle riforme. La serata ha suscitato notevole interesse dei partecipanti, dimostrato dalle molte domande rivolte nel corso del webinar e anche dalle proposte per rilanciare la pratica sportiva nei territori. La riforma dello sport ha ancora diversi nodi critici da risolvere, e l’incontro è stato utile per coglierne alcuni come l’inquadramento della figura dell’amatore rispetto al volontario e al lavoratore sportivo, piuttosto che il passaggio dal registro Coni al nuovo registro per le realtà sportive istituito presso la presidenza del Consiglio. E ancora, si è parlato dei vantaggi per le associazioni di iscriversi anche al Registro Unico del Terzo Settore, dell’acquisto della personalità giuridica, delle agevolazioni per le aziende private rispetto alle donazioni a sostegno dello sport, e grande attenzione verso la riqualificazione delle infrastrutture per lo svolgimento delle attività. Insomma, lo sport va sostenuto perché è parte integrante delle nostre comunità e sarà fondamentale per i ragazzi, gli anziani e tutti i cittadini anche nella ripartenza.

Il secondo appuntamento territoriale della giornata è stato a cura del Cantiere Italia Viva Milano Metropolitana "Scuola e Formazione", che ha presentato ai partecipanti all'evento il cosiddetto "Modello Bollate". 

"I ricercatori  - hanno spiegato gli organizzatori dell'evento sul "Modello Bollate" - hanno evidenziato l’importanza di sostituire il concetto di distanziamento con il concetto di densità di persone in un ambiente chiuso. Avere scuole sicure significa aerare più possibile le aule, mantenere le mascherine certificate e utilizzare gli screening per individuare tempestivamente gli infetti. Infatti, i numeri ci confermano che non è vero che le scuole sono sicure: nel periodo sett/ott. il 18% di casi di contagi proveniva dalla scuola. La trasmissione del virus nella scuola dipende dalla trasmissione nella società e viceversa. Non è possibile mettere in sicurezza le scuole se nella società è alta la circolazione del virus. È fondamentale capire quali scuole sono luoghi di contagio, occorre migliorare il sistema della raccolta dati"

Il progetto di Bollate è interessante come esperienza bottom up. Francesco Vassallo sindaco di Bollate ha mostrato come l’iniziativa sia proficua e sostenibile, giacché i costi sono in carico al Comune in parte e in parte all’università; i tamponi sono donati da una società, ATS Milano mette a disposizione la conferma dei tamponi salivari. A Bollate è nata quindi l’attivazione di monitoraggio degli studenti. Bollate è stato il primo comune in Lombardia a febbraio a diventare zona rossa, con l’esplosione di focolai nelle materne e il primo cluster di variante inglese. È stata quindi anticipata la vaccinazione del corpo docenti e sviluppata questa iniziativa di tracciamento sanitario nelle scuole, a partire da un’esperienza fatta a Pian Castagnaio (SI) con l’utilizzo di test salivari molecolari.

"Auspichiamo  - concludono gli organizzatori - che il modello Bollate possa replicarsi anche in altre realtà e che vi sia un’attenzione particolare al tracciamento, così da prevenire situazioni diffuse di contagio. La scuola è sicura se anche le altre situazioni di potenziale contagio sono sicure. Tenendo in considerazione gli impatti socio-economici che una chiusura della scuola ha sulla nostra società".