Lo sviluppo sostenibile venne definito con chiarezza nel 1987, con il rapporto Brundtland, emanato dalla «Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo».

Da allora è passato quasi mezzo secolo e forse solo con la doppia crisi economico/sanitaria si sta universalmente affermando la necessità di perseguire con maggiore efficacia quanto le varie agende hanno scandito, con successi e insuccessi, nel corso dei decenni. Oggi tutti parlano di sostenibilità, ma che cosa è e come ci si arriva? Abbiamo alle spalle numerose esperienze di buone pratiche e anche i progetti per il futuro sembrano delineare interventi decisivi e risolutivi. Vi è però una questione dirimente che forse ancora non è stata messa a fuoco a sufficienza: se dobbiamo cambiare il paradigma di sviluppo, non basta "fare tante cose giuste", occorre cambiare le regole del gioco. In questo primo incontro vediamo come lo Stato può farlo e già lo sta facendo.