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La Spezia, successo per l'evento di presentazione di Italia Viva

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Ancora big di Italia Viva a La Spezia, città che ha accolto il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova e l'onorevole Ettore Rosato, coordinatori nazionali del nuovo partito di Matteo Renzi, con grande entusiasmo

Al centro le proposte di Italia Shock e la fragilità dei territori, la questione infrastrutture in Liguria e le motivazioni che hanno portato alla nascita del nostro nuovo movimento: su tutte, l'obiettivo di essere utili alle persone: di tutto questo si è parlato durante l'appuntamento svoltosi in città, nella serata del 6 dicembre 2019, un evento a cura dei comitati locali di Italia Viva, cui hanno partecipato i due coordinatori nazionali, Teresa Bellanova e Ettore Rosato, la parlamentare Raffaella Paita e il consigliere Juri Michelucci, mentre l'introduzione dei lavori è stata curata da Massimo Bertoni.

Tanti i simpatizzanti del nostro progetto che hanno voluto prendere parte all'appuntamento organizzato negli spazi dell'NH Hotel, al punto da rendere gremita la sala.

"Una giornata di buona politica", ha commentato la deputata Raffaella Paita, a margine dell'evento, dopo aver accompagnato la ministra Bellanova a Savona, in visita ai territori colpiti dall'alluvione, e poi a Sestri Levante, per l'evento d'apertura del ciclo di dibattiti curato da Italia Viva Tigullio. "Mi voglio soffermare su questo, sull'attenzione dimostrata oggi verso il territorio. Siamo stati in zone dove eventi atmosferici hanno creato danni alla popolazione. Problemi e danni che stanno diventando una costante in questo territorio. Ecco perché riteniamo che sia necessario un forte piano di investimenti infrastrutturali, per la Liguria. Il nostro piano Italia Shock può essere la risposta sia alla manutenzione del territorio, sia ai problemi di occupazione. Guardiamo avanti, superiamo questi cinque anni di malgoverno: con Italia Viva sarà possibile", ha spiegato Raffaella Paita.

Duro l'intervento di Juri Michelucci, che ha puntato l'attenzione sull'azione della Giunta Regionale, in ambito sanitario: "la Corte dei Conti ci ha spiegato che il livello della sanità, in Liguria, è medio basso. Toti ha pesanti colpe, relativamente a come ha affrontato i ritardi dell'appalto dell'Ospedale Felettino. Chiediamo a Toti un cronoprogramma, affinché a breve i cittadini de La Spezia possano avere i servizi sanitari che meritano". "Io credo che la Liguria meriti di essere viva, e che, grazie all'entusiasmo di quanti, anche stasera, sono qui, sia possibile vincere le elezioni regionali".

"C'è un filo che si è rotto, fra la società civile e i giovani, da un lato, e la politica dall'altro. Chi oggi è con noi, è un coraggioso. Deve essere compito nostro riprendere quel filo, attrarre competenze, essere attrattivi verso forze nuove. Certo, dovremo pensare anche alla struttura, anche all'organigramma. Ma non deve essere il partito il fine della politica: il nostro fine deve essere il servizio per i cittadini. Dobbiamo costruire uno strumento, affinché si abbiano persone capaci di amministrare i nostri territori. Ma è fondamentale soprattutto ricostruire i rapporti umani", ha dichiarato Ettore Rosato, spiegando come evolverà nel breve periodo il nostro partito. "Presto, dopo le festività, apriremo dei laboratori, sui territori, affinché le molte competenze esistenti possano mettersi a servizio del bene comune", ha anticipato il coordinatore, concludendo il suo intervento. 

"Abbiamo preso un impegno, insieme a Raffaella Paita, di tornare a breve, dopo le festività, nei luoghi, di questa regione, in cui si sta soffrendo e ci sono problemi da risolvere", ha spiegato Teresa Bellanova, in apertura del suo intervento. "La nostra funzione non è quella di lavorare per la politica. Noi esistiamo per essere di servizio per i cittadini. Abbiamo bisogno di una politica che abbia autorevolezza, mettendo ai margini della politica politicante: ecco perché è nata Italia Viva", ha proseguito la coordinatrice nazionale. "Bisogna parlare del futuro di questo paese, di come le azioni della politica incidono sulle vite dei cittadini e, soprattutto, dei più giovani. Ciò di cui non abbiamo bisogno è di una politica che parla solo di sé. Ecco perché abbiamo deciso di fondare un nuovo progetto: sentivamo il distacco fra la politica e la società e sentivamo di doverci mettere a servizio del paese, con un progetto politico che richiede coraggio. Noi vogliamo andare in mare aperto", ha concluso Bellanova, scatenando il caloroso applauso dei presenti.