La nuova Enews di Matteo Renzi
Buongiorno a tutti.
E buona settimana: sono molto felice di continuare questo filo diretto con voi.
E di leggere le vostre considerazioni, commenti, email: la spinta che mi viene dalle risposte alle E-News per me è fondamentale.
1. Le parole del padre della povera Giulia, Gino Cecchettin, sono parole che fanno riflettere soprattutto noi, padri e genitori cinquantenni. Valgono per tutti, ovviamente. Ma toccano soprattutto il cuore di ciascuno di noi. Della tragedia di Vigonovo si è parlato molto. Forse è il caso, adesso, di bloccare la corsa al commento e semplicemente leggere, ascoltare, meditare le parole di un uomo che si trova a vivere con dignità e coraggio un dolore talmente enorme da non avere un nome. Un figlio che perde il padre è orfano, il marito che perde la moglie è vedovo, un padre che perde un figlio non ha un nome, perché è un dolore indicibile, tecnicamente indicibile.
Su Youtube, qui, gli interessati trovano l’intervento in Senato sul DDL contro la violenza sulle donne.
2. Venendo a cose meno serie: la selezione della classe dirigente. Oggi ho scritto l’editoriale sul Riformista sul PD e le primarie. Dalla Sardegna di Soru alla mia Firenze il PD ha rottamato le primarie. Elly Schlein ha utilizzato le primarie per prendersi il partito e trasformarlo nella vecchia ditta. Chi ancora si ostina a credere che quello sia il Partito Democratico riformista e fedele alla propria storia merita tutta la mia ammirata solidarietà: non è più solo un problema di contenuti, dal reddito di cittadinanza alle incertezze sulla politica energetica. Ormai il PD è davvero un’altra cosa non rispetto a quello che guidavo io, ma rispetto a quello che era stato pensato quindici anni fa. Vorrei porre una domanda sincera agli amici delle E-News che sono iscritti ancora al PD: davvero questo PD vi sembra quello che avevamo sognato insieme? Non siamo noi che abbiamo tradito il PD andandosene, è chi resta che vive – legittimamente – un’altra esperienza. Vi leggo con piacere, sono felice di continuare il dialogo con voi: [email protected]. A tutti gli altri chiedo: se vi va, fate girare questo articolo sulle primarie agli amici che ancora rimangono nel PD. Proviamo ad alimentare il dibattito, la discussione, il confronto. In questi tempi di guerriglia ideologica serve molto parlare. E ascoltarsi.
3. Nel frattempo Matteo Salvini riunisce tutti i sovranisti a Firenze. O mamma mia. Proprio non gli viene in mente che Firenze è la città meno sovranista del mondo perché è una città in cui si è sempre favorito lo scambio, a cominciare dallo scambio economico. Se Firenze è diventata la culla del Rinascimento è perché era una città aperta, non perché si chiudeva nel proprio ristretto orizzonte. Ho fatto un video per spiegare perché le idee di Salvini vanno ascoltate: ci ricordano che noi la pensiamo diversamente su tutto. E più Salvini scommette sul sovranismo, più io rilancio gli Stati Uniti d’Europa.
Qui il video di cinquanta secondi, qui invece il discorso di Maastricht (quasi cinquanta minuti) per chi vuole approfondire.
4. Una buona notizia. Il Senato ha approvato definitivamente il ddl sull’oblio oncologico lanciato da vari gruppi parlamentari ma nato essenzialmente per iniziativa di Italia Viva (bravissimi Maria Elena Boschi a porre il tema per prima e Ivan Scalfarotto come relatore). Una bella pagina per le Istituzioni: una legge di iniziativa parlamentare che diventa per una volta realtà. Bobo Giachetti aveva scritto questo bellissimo articolo sul Riformista: lo trovate cliccando qui.
5. Sono giorni di grande impegno per Italia Viva. Ma voglio tranquillizzarvi, a gennaio lavoreremo ancora di più ☺
Qui su YouTube il mio breve intervento di appena ottanta minuti all’Assemblea Nazionale (arghhh!);
qui le mie interviste da Panella su La7;
da Minzolini su Rete4;
da Parenzo su La7.
La settimana prossima sarò su Sky con Giovanna Pancheri. La Rai non ci chiama, avrà le sue ragioni: chissà perché faccio così paura al servizio pubblico, chissà. Visto che abbiamo questo blocco mediatico vi chiedo per cortesia di far crescere le chat di coordinamento: chi può si iscriva al gruppo Whatsapp per rimanere sempre aggiornato (siamo a quota 14 mila, dobbiamo arrivare a 20 mila per gennaio). E chi può ci segua su Instagram o su Twitter o su Facebook.
Infine: chi ha possibilità di darci una mano – anche solo un piccolo contributo di 5 o 10€ - aiuta la nostra battaglia sui temi di cui gli altri non parlano. Anche poco, tutto serve, Grazie! Ora ad esempio abbiamo rilanciato la privatizzazione di Atac a Roma: sapete che tutti gli altri partiti in Consiglio Comunale – ma proprio tutti eh, perché Più Europa che su queste cose è con noi non è in Consiglio Comunale – ci hanno lasciati soli?
6. Ma noi continuiamo le nostre battaglie e useremo la tribuna parlamentare per dire la nostra: mercoledì 13 dicembre Giorgia Meloni tornerà in Aula per il Consiglio Europeo e sono curioso di ascoltare che cosa avrà da dire, io le risponderò in dichiarazione di voto. Nel frattempo attendiamo l’ennesimo passo indietro della Premier che nelle prossime ore dovrà ratificare il MES, come aveva sempre negato di voler fare. Faccio un appello: già che sta cambiando idea per la ventiduesima volta in quattordici mesi, perché, già che c’è, non chiede anche di riaprire i termini per avere il Mes sanitario? Sono soldi che servono per la sanità italiana, anche alla luce dello sciopero di ieri. Così i nostri dottori, i nostri infermieri, i nostri addetti e soprattutto i nostri pazienti possono avere un aiuto reale dallo Stato, anziché i soliti proclami privi di coperture economiche. Giorgia, ormai stai cambiando idea su tutto: un ultimo sforzo, cambia idea anche sul Mes sanitario. Così avremo meno liste d’attesa e pagheremo meglio i medici e gli infermieri. Hai trovato i soldi per la Serie A, trova i soldi anche per la sanità! Dopo aver cambiato idea su Nato, Euro, trivelle, JobsAct, giustizia, Bibbiano, PNRR, accise, Von der Leyen che vuoi che sia cambiare idea sul Mes sanitario? Per chi vuole qui la petizione di Italia Viva per chiedere il Mes sanitario.
7. Il Riformista ha ospitato una bellissima prima giornata di dibattiti a Napoli. Qui tutti i video, qui per abbonarsi a Il Riformista. E nei prossimi giorni pubblicheremo gli atti della manifestazione. Il mese prossimo saremo a Milano. Vogliamo continuare a discutere e far discutere. E ricordate che dal 9 dicembre in edicola insieme al Riformista tutti i sabati ci sarà il settimanale PQM, diretto dal mitico Gian Domenico Caiazza. Il settimanale dei garantisti.
Un sorriso,
Matteo
PS Biden dice: se non ci fosse Trump, non mi candiderei. Sono davvero curioso di capire come andrà a finire questo 2024 in cui voteranno quasi cinque miliardi di persone. Le elezioni americane si confermano quelle decisive, ma sarà interessante vedere come va a finire ovunque. Dall’India di Modi al Regno Unito dove i laburisti potrebbero tornare a vincere visto che per la prima volta dopo 17 anni hanno smesso di parlar male di Blair. Ci hanno messo 17 anni, ma ci sono arrivati. Staremo a vedere, intanto buona settimana.