Matteo Renzi Enews

Enews 852, lunedì 5 dicembre 2022

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L'Enews della settimana.                         

 

Buongiorno a tutti e buona settimana.


Ieri l’ottava Assemblea Nazionale di Italia Viva ha visto una bellissima partecipazione e un dibattito davvero di buon livello. Grazie a chi facendo mille sacrifici ha scelto di stare con noi. E grazie a chi tutti i giorni offre il proprio contributo, da volontario, per dimostrare che ha ancora un senso fare politica insieme.
 
Ieri abbiamo toccato molti argomenti. Purtroppo è difficile far passare i contenuti del nostro lavoro, ma non demordiamo. Ad esempio, ieri abbiamo aperto non con le notizie del giorno sull’attualità parlamentare ma con un grido di dolore per ciò che avviene ogni giorno in Iran. Occorre dare più visibilità alla battaglia coraggiosa delle ragazze di Teheran e delle altre 150 città iraniane in cui si stanno diffondendo moti di protesta. Donne, vita, libertà.
Interessante notare come alcuni segnali che provengono da quel Paese lascino sperare in un futuro meno nero. Ad esempio ieri è circolata la voce – non confermata ufficialmente – dell’abolizione della polizia morale, che è la prima responsabile dei tragici eventi di questi giorni.
 
All’Iran ho dedicato i primi minuti di una relazione lunghissima: 90 minuti, manco fosse una partita di calcio. Chi non ha nulla di meglio da fare o soffre d’insonnia trova il mio intervento qui su YouTube.
 
Mi limito ad alcuni flash.
1.     Rifiutarsi di mettere 37 miliardi sulla sanità, come fa la Meloni perché è ideologicamente contro l’Europa, è un tragico errore. E il conto lo paga la povera gente. Per questo invito tutti a firmare la nostra petizione per chiedere il MES subito. L’Italia ha bisogno di più investimenti sulla sanità. L’Europa offre finanziamenti a condizioni vantaggiose. Il nostro Governo rifiuta questi soldi per scelta ideologica, perché sovranista. Nel frattempo la legge di bilancio mette solo due miliardi di euro sulla sanità, di cui più della metà per pagare le bollette agli ospedali. E le liste d’attesa? E gli infermieri eroi? E i nuovi medici? E la ricerca? Ho spiegato qui perché chi vuole combattere la povertà deve investire sulla salute, non sui sussidi. Ci date una mano a far girare la petizione?
2.     La Meloni ha come primo atto aumentato il costo della benzina togliendo lo sconto sulle accise che aveva messo Draghi. Questa era la Meloni d’opposizione che faceva gli spot sul costo della benzina, qui le facciamo dolcemente notare come stia cambiando idea su tutto.
3.     Sul congresso del PD ci chiamano in ballo tutti. Noi ovviamente siamo totalmente fuori dal congresso. Forse vale la pena ricordare ai compagni e amici del PD che c’è stato un momento in cui il PD vinceva e quel gruppo dirigente che aveva portato il PD a vincere è stato oggetto di una lotta intestina, di una guerra fratricida, di un costante logoramento interno. Per chi ancora mi dice (e mi scrive, molti anche lettori delle enews): ma perché non sei rimasto nel PD, consiglio di vedere questi 6/7 minuti. E comunque prima o poi qualcuno spiegherà a chi continua ad attaccarmi che da quando io non sono più segretario del Pd ci sono stati altri tre segretari: Martina, Zingaretti, Letta. Continueranno a prendersela con me o inizieranno a fare politica?
 
Il Mostro è riuscito a essere primo nella classifica saggistica anche nella versione aggiornata.
Non ho parole per dirvi grazie. Come dico grazie agli amici di Padova per l’accoglienza.
La vera sfida oggi è spersonalizzare questa battaglia.
Quello che mi è successo è molto legato alla mia vita, alla mia storia umana.
Ma il problema che pongo in un libro che ha 252 pagine e zero smentite non riguarda me.
Riguarda chi non può permettersi di combattere, di alzare la voce, di pagare un avvocato, di pazientare in attesa del giudizio, di replicare sui media. E dunque la mia battaglia deve diventare sempre più una battaglia che va oltre la politica, va oltre Italia Viva. Deve diventare una battaglia di tutti. Sto riflettendo su come trasformare Il Mostro (che, ripeto, non deve essere letto da chi mi vuole bene, che poi ci soffre. Deve essere letto da chi ci odia, non da chi ci supporta) in una piece teatrale o in qualcosa che esca dal circuito strettamente politico. Vedremo che cosa riusciremo a combinare.
Ma nel frattempo dobbiamo rilanciare sulla politica.
E mentre abbiamo dato il via libera ufficiale, unanime, alla federazione con Azione, Federazione che ci porterà alle europee del 2024, come Italia Viva dovremo caratterizzarci sempre di più sui contenuti. Chi vorrà iscriversi a Italia Viva per il 2023 lo farà scegliendo alcuni contenuti su cui impegnarsi. Li abbiamo sintetizzati con l’acronimo di SCELTA. Salute, Cultura, Europa, Lavoro, Territorio, Avvenire.
Ne parleremo in una delle prossime enews.
Intanto chi vuole darci una mano per finire di pagare l’affitto della sala dell’Assemblea è il benvenuto: fare politica costa, anche 5€ o 10€ fanno la differenza: grazie
 
Un sorriso,

Matteo
 
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PPS: trovo scandaloso che in una manovra che aumenta il costo della benzina e delle sigarette, i soldi vengano dati alle squadre di calcio di serie A perché hanno problemi di bilancio. Per me è uno scandalo assoluto. Capisco che il calcio porta voti. Capisco che molti editori hanno una squadra di calcio. Ma dare i soldi alle squadre di serie A è una vergogna assoluta. Quei soldi diamoli alle società che fanno sport con i giovani, diamoli ai volontari, diamoli alla cultura. Non alle squadre di serie A