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Termina oggi il servizio del commissario speciale per il Covid, generale Figliuolo.
È una buona notizia: significa che stiamo uscendo davvero dall’emergenza.
E meno male che Draghi ha voluto cambiare le scelte di Conte.
Quando è arrivato Figliuolo, eravamo impelagati tra banchi a rotelle e ventilatori cinesi rotti.
Oggi possiamo constatare come ci sia stata una svolta.
Grazie.
Allo stesso modo voglio rilanciare per il futuro.
È tempo di pensare alla nomina di un altro commissario speciale.
E non per il COVID, ma per l’emergenza immigrazione.
I numeri dei profughi in arrivo sono destinati a crescere.
Le persone che arrivano in Italia hanno spesso molta voglia di lavorare e buona formazione personale: questo consente di procedere all’integrazione con minore difficoltà.
Ma ci sono tantissimi bambini, tante situazioni complicate, la difficoltà della lingua e i comuni sono sotto botta. Io penso che - come c’è stato Figliuolo per il Covid, come c’è stato Sala per l’Expo o Cantone per l’anticorruzione - occorrerebbe nominare un commissario straordinario per l’immigrazione per un anno. Questa figura di specchiata moralità e alta professionalità dovrebbe interloquire con il Viminale, con i ministeri interessati, con gli enti territoriali.
La questione migratoria, infatti, è solo all’inizio.
Si prevede un flusso almeno triplo rispetto a quello degli anni 2015-2016 dal Mediterraneo. Ci vogliamo mettere la testa subito prima che sia troppo tardi?
Sul resto.
I. La guerra continua, purtroppo. Non mi stancherò di chiedere una iniziativa diplomatica dell’Europa. Ci sta provando Erdogan, perché noi no? Ieri l'ho ribadito quando sono stato da Myrta Merlino, qui trovate l’intero video.
II. L’energia è un bel problema. Ne abbiamo parlato ieri con una bellissima iniziativa di quattro ore da Civitavecchia al Salento, da Bruxelles a Torino grazie al lavoro di Sara Moretto, Silvia Fregolent, Marietta Tidei. Su Youtube l’intera manifestazione. Ovviamente, non troverete neanche un trafiletto sui giornali. Quando si fanno proposte dal nucleare alle rinnovabili non ti filano nemmeno per sbaglio. Se minacci la crisi di governo allora ti seguono. Peccato. Ma noi continuiamo a fare la politica non le bizze.
III. Nelle prossime settimane segnatevi la data del 6 aprile, quando terremo il seminario sull’Europa, mentre il 13 aprile ci sarà quello sul presidenzialismo. A breve arriverà la data anche di quello sulla riforma fiscale.
IV. Su Radio Leopolda trovate anche i racconti della bellissima missione di Rosato, Bellanova, Danti, Garavini, Ungaro al confine tra Romania e Ucraina.
V. Roberto Speranza ha risposto alla interrogazione parlamentare sulla vicenda degli aiuti russi durante il Covid e ha spiegato molto chiaramente come l’accordo fosse stato un accordo diretto Conte-Putin. Qualcuno vorrà prima o poi accettare l’idea della commissione di inchiesta sul Covid?
VI. L’ottimo Roberto Giachetti ha fatto una serie di interrogazioni parlamentari anche sul ruolo di Massimo D’Alema con le società pubbliche italiane e nella vendita di armi all’estero. Attendiamo dal ministro Franco risposte più credibili delle contraddittorie interviste dell’ex segretario del PDS.
Come vedete, stiamo lavorando molto. E ancora di più stiamo preparando per il futuro.
Purtroppo, i media non ci seguono mai (tranne che per gli scandali giudiziari quando siamo sotto accusa; quando la Cassazione boccia per la quinta volta l’operato dei magistrati fiorentini invece tutti zitti). È, dunque, fondamentale che ricorriamo al TamTam di tutti noi.
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Un sorriso,