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Zona rossa vesuviana, Buonajuto: "Necessaria una soluzione politica"

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L'intervento su "il Mattino", 6 ottobre 2022.

Nel territorio dove un fabbricato su tre annovera almeno un abuso (piccolo o grande), si aspetta un anno per avere il parere della Sovrintendenza anche se bisogna realizzare un museo. E aprire un esercizio commerciale è pressoché impossibile, proprio perché su quasi tutti i locali pende una richiesta di condono. I sindaci lo sanno e lanciano l'allarme. Zona rossa del Vesuvio, 25 Comuni e quasi 700mila abitanti all'ombra del vulcano. Un'area zeppa di vincoli, ma anche di illeciti edilizi storici, con decine di migliaia di richieste di sanatoria che non ricevono risposte da quasi 40 anni. Tutto fermo, pochissimi margini per costruire.

A Ercolano, il sindaco Ciro Buonajuto argomenta: «Siamo in una zona dove un immobile su tre ha un abuso, andie piccolo. e ottenere una concessione sanitaria per aprire un esercizio commerciale in un locale da condonare è impossibile: se non si trova una soluzione politica rischiamo la fuga della popolazione dall'area vesuviana, Investire qui è diventato difficilissimo e chi ha qualche soldo da parte va nel resto della Regione».