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Zaltieri: "La Stella Polare è il Governo Draghi"

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L'intervento su "la Voce di Mantova" e la "Gazzetta di Mantova", 1 agosto 2022.

Il triste spettacolo di questo periodo di zig zag decisionali e fibrillazioni politiche sta oscurando quello che è il vero cuore del contendere: i contenuti. Ma senza tanti giri i contenuti si riassumono nella famosa "agenda Draghi" e, di conseguenza, nel premierato dell`autore della agenda stessa: Mario Draghi.

Eppure il progetto del nostro prestigioso attuale capo del governo sta operando a pieno ritmo, anche senza il sostegno delle forze politiche che lo hanno irresponsabilmente sfiduciato. L'amministrazione del governo Draghi è infatti, anche ora, tutt`altro che "corrente": vara un nuovo decreto da 14 miliardi di euro e compatta la necessaria unità di intenti in vista di un autunno che si prospetta molto difficile.

Sarebbe logico che le forze politiche che hanno sostenuto scelte ed obiettivi di Draghi impegnassero questi due mesi di campagna elettorale per costruire programmi e patti di continuità su investimenti previsti dal PNRR e riforme indispensabili per mettere a frutto questa grande opportunità di rilancio del Paese. Invece così non è. Nel centro destra (centro?) ad esempio, prevale proprio la linea anti-Draghi, populista e sovranista della Meloni che domina indiscutibilmente.

Ad oggi, in realtà, solo il partito che ha aperto la strada a Draghi con la crisi del Conte-bis, ovvero Italia Viva, ha una posizione di netto sostegno all`attuale capo del governo sia sui contenuti che sul premierato. Infatti questo è il tema da focalizzare con forza e su cui prendere posizione chiara ed inequivocabile.

Cittadini, imprese e sindaci, di tutti i colori, vogliono essenzialmente sapere questo: continuità o discontinuità. E a gran voce hanno richiesto continuità nel momento della crisi aperta da Conte e cavalcata da altri a scopi elettorali. Infatti la qualità del percorso fatto dal governo Draghi pur nella contemperanza di diverse istanze politiche è stata netta ed evidente fin dalla gestione della pandemia per poi proseguire con PNRR, gestione crisi ucraina con netta presa di posizione anti-Putin, fino alla politica energetica.

La competizione elettorale in corso è una grande occasione per il mondo progressista di dare un taglio netto al populismo e di consultare i cittadini su un chiaro programma di governo che punti alle riforme: Draghi ne deve essere emblema e timoniere. La sua politica riformista, europeista, atlantista incarna una visione di alto profilo e Il suo essere super partes, ovvero essere sopra i partiti è una posizione tutt`altro che "tecnica". Non sappiamo quali saranno le alleanze, ma la stella polare, ripetiamo, sono i contenuti dell`agenda Draghi. Contenuti di speranza soprattutto per le giovani generazioni e per un Paese che merita di più di qualche boutade e qualche slogan elettorale.