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Visita della Ministra Bellanova in Liguria: "Il rischio è quello di riconsegnare la Regione al sovranismo"

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Due giornate intense, in Liguria, per la Ministra delle Politiche Agricole, coordinatrice nazionale di Italia Viva, Teresa Bellanova. La notizia su "Genova - la Repubblica", " il Secolo XIX - La Spezia" e "la Stampa - Savona", 6 settembre 2020.

«Oggi questa regione rischia di essere riconsegnata al sovranismo, ma solo perché c'è chi ha scelto un candidato con un'idea di sviluppo che è il contrario di quello che serve alla Liguria». È la stessa numero due di Italia Viva, la ministra alle Politiche agricole Teresa Bellanova, a dare fiato ai nuovi attacchi renziani al candidato del centrosinistra, Ferruccio Sansa, in vista del voto del 20 settembre.

«Continuo a chiedermi come sia possibile per il Pd sostenere un candidato così aggressivo, volgare nell'accusare il partito e la sua classe dirigente - è stata la riflessione della Ministra Bellanova, ieri a Genova, Albenga e Bolano per incontrare il candidato presidente sostenuto da Iv, +Europa e Psi, Aristide Massardo, e i produttori agricoli del territorio - e a ritenere che sia stato un grande errore. dire che questo è il candidato con il quale si pensa di governare una regione dove bisogna avere il coraggio delle scelte. E a farlo sono stati gli stesso che cinque anni fa si sono impegnati con tutte le loro forze per far perdere Lella Paita e consegnare questa regione al centrodestra».

«Questo Paese si salva se funziona nel suo insieme». A cominciare dai territori marginali, montani. Che fanno fronte a taglio delle risorse da parte dello Stato, spopolamento, rischio idrogeologico. Ma che sono portatori sani di eccellenze. Come le produzioni biologiche, così faticose per le aziende che meritano maggiore supporto. Lo ha detto la ministra dell'agricoltura Teresa Bellanova ieri, nel corso di un incontro istituzionale riservato ai sindaci della Val di Vara, dove la Ministra si è recata, facendo tappa durante la visita in Liguria.

Bellanova è arrivata ad ascoltare «la voce di chi sta al fronte e si misura con le difficoltà». La richiesta che la ministra porta a Roma, arrivata direttamente dalla voce del primo cittadino ospite, è la necessità della restituzione della Comunità Montana.

Dopo il fallimento della riforma delle Province e delle Unioni dei Comuni, i territori montani «si trovano senza una voce unitaria» ad affrontare problemi che sembrano insormontabili da anni. Con risorse difficili da sbloccare. Anche grazie a una macchina burocratica pesante, tanto che per il progetto Aree Interne, ha ricordato il sindaco di Zignago Simone Sivori, ci sono voluti «7 anni per arrivare alla strategia per i 7,5 milioni di euro messi a disposizione».

Difficile per le aziende spesso riuscire ad accedere alle risorse del Psr, non riuscendo ad accedere al credito di base con le banche. Traversone ha anche avanzato la proposta che siano al allargate le competenze del Ministero del Sud alle zone montane e depresse. Bisognose, come il Meridione, di finanziamenti e una cura particolare per il rilancio.

«Dopo questi mesi difficili le aree interne sono tornate al centro. Ma occorre fornire a queste zone le stesse possibilità e gli stessi servizi. Stiamo lavorando — ha spiegato Bellanova — per incentivare il biologico, in percentuali ancora basse in Italia, sul modello del Green Deal voluto dall'Europa. È in corso di approvazione un provvedimento legislativo dedicato al sostegno della produzione biologica».

La ministra Bellanova si è poi spostata a Bolano per un incontro con gli amministratori di Bolano, Podenzana, Vezzano, Follo, Mulazzo ed Arcola sul tema del crollo del ponte di Albiano Magra, durante il quale è stato rimarcato come il crollo del ponte sia una emergenza viabilistica soprattutto nello Spezzino.

Il sindaco Alberto Battilani ha fatto presente che i primi cittadini del territorio hanno già comunicato al Prefetto di essere pronti a consegnare la fascia se non verranno date risposte in vista dell'inverno. La ministra Bellanova ha assicurato il suo interessamento, riportando le richieste raccolte a Roma. Prima di lasciare il borgo di Bolano, la ministra Bellanova è stata accompagnata in visita alla cooperativa i Castelli, tra i principali produttori di vino vermentino.

«L'agro alimentare è un settore assolutamente importante che ci ha permesso, non senza un enorme sacrificio da parte delle nostre aziende, ma anche e soprattutto di tutti quelle persone che svolgono lavori "umili", di mantenere una parte della nostra "normalità" anche durante il lockdown. Continueremo a sviluppare tutti quei grandi progetti che abbiamo a cuore come quello dell'etichettatura obbligatoria e la valorizzazione del Made in Italy». Ieri pomeriggio, nella sala consigliare del Comune di Albenga, la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova ha, poi, incontrato il sindaco Riccardo Tomatis, la giunta e i consiglieri comunali, i rappresentanti delle associazioni di categoria (Coldiretti, Cia, Confagricoltura) ed alcuni sindaci del territorio.

Il confronto è avvenuto dopo l'inaugurazione del point elettorale di Italia Viva a sostegno del candidato Aristide Massardo. «Ricordo bene l'incontro che abbiamo avuto a Savona subito dopo gli eventi alluvionali - ha aggiunto la ministra Bellanova - giacché il territorio aveva bisogno di risposte e in quell'occasione mi attivai subito non solo per stanziare risorse, ma per avviare progetti lavorativi importanti. L'Italia ha bisogno di avere risorse da destinare a coprire i danni che, purtroppo, sempre più spesso si verificano».

Bellanova ha lanciato dalla Liguria anche le nuove proposte di supporto post Covid al settore agricolo alimentare: tra queste, anche lo stanziamento di circa 600 milioni per finanziare ristoranti e pizzerie che utilizzeranno prodotti alimentari italiani).

Il passaggio ligure della Bellanova anticipa quelli della ministra Elena Bonetti, in programma domani, e dello stesso Matteo Renzi, nella prossima settimana.