salute

Vaccini, Lisa Noja: “La precedenza ai disabili a volte è solo sulla carta”

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Estratto dell'intervista di Margherita De Bac, "Corriere della Sera", 9 aprile 2021.

Lisa Noja, parlamentare di Italia Viva, commissione Affari sociali della Camera, è stata la più lesta a denunciare la mancanza nel primo piano vaccinale del governo, edizione di dicembre, di uno spazio adeguato fra le «priorità» dei fragili e dei disabili. Nella versione aggiornata dell'11 marzo quel vuoto è stato colmato e le categorie dei più deboli hanno ottenuto la necessaria attenzione.

Problemi risolti, allora?
«Purtroppo non è così. É vero le tabelle che elencano i pazienti con patologie cui dare precedenza sono stati allargati per dare certezze alle famiglie».

Cosa non va?
«Le Regioni procedono con criteri diversi nella chiamata alla vaccinazione attuando criteri che non hanno un denominatore comune in qualsiasi area del Paese tu abbia bisogno di accedere a questa priorità. La precedenza dei fragili, in particolare dei disabili, resta a volte sulla carta».

Facciamo qualche esempio?
«Prendiamo la Lombardia. Gli estremamente vulnerabili seguiti da centri di riferimento specialistici presso le strutture ospedaliere, pubbliche e private, vengono contattati direttamente. Le vaccinazioni per loro sono in corso di svolgimento. Non solo. L'appuntamento viene preso anche per i caregivers, le persone che li assistono».

Lei cosa propone?
«Non è complicato eliminare queste differenze ad esempio nella chiamata. Basta basarsi sugli elenchi dell`Inps che raccolgono i cittadini con disabilità grave, motoria o mentale. Inoltre occorre prevedere dei canali di prenotazione unici per non sfavorire chi non si appoggia ai centri».

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa sul "Corriere della Sera".