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Umbria, interrogazione della senatrice Ginetti: "La situazione delle carceri è drammatica, intervenga il Ministro"

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La notizia su "la Nazione - Umbria", 19 novembre 2020.

Il problema è noto, ma ormai la sua dimensione è al limite e va affrontato prima che la situazione generale precipiti. Nelle carceri italiane, e in quelle umbre in particolare, il Covid sta contagiando detenuti e agenti della penitenziaria con una diffusione decisamente preoccupante, comunque tale da mettere in crisi il sistema nel suo complesso.

«La situazione di diffusione del contagio da Covid 19, dovuto anche al sovraffollamento, sta diventando esplosiva negli istituti penitenziaria di tutta Italia. Il ministro Bonafede intervenga immediatamente per ridurre il rischio di contagio negli istituti penitenziari, dove i nuovi casi aumentano spaventosamente di ora in ora». A chiederlo è la senatrice di Italia Viva, Nadia Ginetti, in una interrogazione urgente che è stata presentata al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

«Nel solo carcere di Terni - fa notare la senatrice Ginetti - risultano oltre 70 gli infettati tra i detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria. È notizia di pochi giorni fa che di questi, 30 sono risultati negativi, ma che ci sia malcontento sia per la gestione dei tamponi, sia per l'assenza di percorsi dedicati ai detenuti Covid. Sempre nelle stesse ore, inoltre, si sono registrati i primi positivi all'interno della Casa Circondariale di Perugia, con 10 casi tra detenuti ed agenti. I dati del Ministero sembrano non coincidere con l'allarme lanciato dal personale e dai sindacati, che riportano alle 20 di ieri sera (lunedì sera, ndr) 758 casi fra i detenuti, distribuiti in 76 penitenziari, e 936 fra gli operatori».

Da qui la richiesta rivolta al ministro: «Bonafede - chiede la senatrice Ginetti - faccia immediatamente chiarezza: occorre un Piano di gestione che indichi una modalità per affrontare subito tale emergenza con sezioni separate per detenuti contagiati, personale sanitario per una adeguata assistenza e personale di polizia per la sorveglianza».

In particolare sembra necessario avviare quanto prima un iter gestionale dedicato per i detenuti affetti da Covid, con percorsi specifici all'interno degli istituti penitenziari alla stregua di quanto in queste settimane avviene negli ospedali italiani. Il rischio di queste ore - sembra far notare la senatrice - è che la realtà complessiva della situazione possa sfuggire di mano, e che sia questo, dunque, il momento di intervenire per arginare una diffusione del contagio tanto più pericolosa in un ambito per forza di cose limitato e ristretto come quello carcerario. A questo punto la palla passa al ministro Bonafede, chiamato ufficialmente a farsi carico della questione sollevata dalla senatrice Ginetti.