parlamento Ucraina

Ucraina, delegazione Iv in missione in Romania e Moldova

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

La notizia sulle principali agenzie di stampa e su numerosi quotidiani, 28 marzo 2022.

Una delegazione di Italia Viva a partire da venerdì 25 marzo 2022 si è recata in Romania e si sposterà in Moldova oggi, lunedì 28 marzo, ai confini con l'Ucraina. A rendere nota l'iniziativa, nei giorni scorsi, era stato l'eurodeputato di Italia Viva e Renew Europe, Nicola Danti, durante una diretta a Radio Leopolda.

"Vogliamo essere presenti per testimoniare, ma soprattutto per aiutare al meglio questi Paesi di frontiera che si trovano prima di altri a far fronte all'emergenza profughi. Incontreremo il mondo del volontariato e le istituzioni. Non dobbiamo mai dimenticare quanto ciò che sta accadendo ci tocchi da vicino come europei", aveva spiegato Danti.



La delegazione è composta dai due presidenti di Italia Viva, Ettore Rosato, vice Presidente della Camera dei Deputati, e Teresa Bellanova, vice Ministra al MIMS; con loro l'eurodeputato Nicola Danti e i due parlamentari Iv eletti all'estero, la senatrice Laura Garavini e l'onorevole Massimo Ungaro.

Durante la prima giornata della missione istituzionale, nata per testimoniare la nostra vicinanza a chi fugge dal conflitto che sta devastando l'Ucraina, la delegazione Iv ha raggiunto il confine rumeno-ucraino. A Sirghetu-Marmatiei la nostra delegazione ha incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali e gli organismi di volontariato che stanno operando sui confini.



Al confine che collega la città ucraina di Solotvino a quella romena di Sighetu, i nostri rappresentanti hanno potuto vedere quello che ormai viene definito "il Ponte dei Giocattoli", dove - come ha spiegato Ettore Rosato - "e associazioni di volontariato poggiano in continuazione giocattoli, così che ogni bambino che arriva possa prendere quello che vuole. Un segno per rompere la tensione di un viaggio che possiamo solo immaginare".

"Quando si arriva su quel ponte - ha dichiarato Teresa Bellanova - si comprende la malvagità della guerra e il significato di un sorriso triste, delle vite spezzate. Siamo stati testimoni della solidarietà straordinaria, dell'accoglienza toccante del popolo rumeno nei confronti degli amici ucraini". 

"Gli sguardi, i volti di donne, bambini e anziani. Valigie che racchiudono tutta una vita. Una vita che sembra oggi così lontana. Sul ponte che collega la Romania all'Ucraina i peluche, il cuore grande di chi li accoglie. Sono immagini che resteranno indelebili nella mente e nel cuore. Assurde, ma purtroppo così vere. Così drammaticamente vere", ha sottolineato Nicola Danti.

impossibile raccontare i visi delle donne in arrivo. Viaggiano con grosse valige e portano i bimbi per mano. La fila di peluche ed i disegni dei bimbi romeni cercano di regalare un sorriso. Come i tanti volontari che operano qui. Al valico di Sighetu-Marmatei, in Romania, al confine con l’Ucraina", ha aggiunto la senatrice Laura Garavini.

"Momenti toccanti", anche per l'onorevole Massimo Ungaro, che ha assistito alla grande solidarietà del popolo rumeno, nei confronti dei profughi in arrivo dall'Ucraina, in larga parte donne e bambini. 



Nella seconda giornata di missione, la delegazione di Italia Viva è arrivata al punto di frontiera di Siret, dove "abbiamo incontrato il Prefetto e i responsabili del campo, di cui fanno parte la Protezione Civile, le Forze dell'Ordine ed altri operatori", come ha spiegato Teresa Bellanova.

"Questa non è la battaglia di un singolo popolo - ha aggiunto Bellanova, intervistata da RaiNews 24 - ma dell'Europa intera".  "Siamo qui - ha detto la Presidente Iv - per testimoniare la vicinanza dell'Italia verso chi sta fuggendo dalla guerra, incontrare le autorità locali, il mondo del volontariato, i rappresentanti istituzionali e capire meglio quello che il nostro Paese può e deve fare". "Non ci sono parole - ha sottolineato Bellanova in collegamento con Radio Leopolda - per descrivere le sensazioni provate davanti a quanto di drammatico stiamo vedendo e ascoltando e al confronto con tutto questo la strumentalità di alcune polemiche e prese di posizione che qualcuno in cerca di leadership sta sviluppando nel nostro Paese si dimostra per quello che è: una piccola miseria politica". "Un dato è certo - ha concluso - c'è un paese aggredito e un aggressore, queste persone stanno combattendo anche per la nostra integrità europea e noi abbiamo il dovere di garantire tutti gli strumenti perché si possano difendere. Caricarci della responsabilità di portare avanti questa battaglia per essere capaci di scrivere le parole di pace".

Insomma, "un’esperienza straordinaria, emozioni che non si possono dimenticare", come ha dichiarato il Presidente Iv, Ettore Rosato, ai microfoni di Radio Leopolda. "Il popolo rumeno insegna il vero significato dell’accoglienza. A Siret, la città situata al confine nord con l’Ucraina, ci sono soprattutto donne e bambini in fuga dalla guerra. Qui non sono soli", ha aggiunto Rosato.

"Ho negli occhi - ha dichiarato Rosato, ai microfoni dell'Ansa - il ponte che unisce Ucraina e Romania", sottolineando l'impegno dei parlamentari romeni Alin Prunean e Lorant Sas, "colleghi e amici che ci hanno accompagnato in questo complicato viaggio, facendoci da autisti, interpreti e insostituibili guide". Siret, ha spiegato Rosato, è "un punto di frontiera, dove disperazione e sofferenza sono tangibili, ma tamponati dall'accoglienza straordinaria dei volontari di tutti i Paesi della Ue, ma in particolare dalla Romania, che con un'impeccabile organizzazione ogni giorno fanno un lavoro davvero straordinario. Dall'inizio della guerra la Romania ha accolto centinaia di migliaia di profughi, chi è restato, chi ha continuato il proprio viaggio ad ovest. Con la nostra delegazione abbiamo toccato i luoghi di confine incontrando soccorsi, associazioni e istituzioni".

Rosato, inoltre, ha voluto ringraziare l'ambasciatore italiano in Romania, Alfredo Durante Mangoni «per il suo continuo e proficuo lavoro in questo particolare momento».

"Ieri siamo stati nei paesi di confine Sighetu-Marmatiei dove i profughi ucraini ricevono la prima assistenza grazie alle istituzioni e a molte associazioni di volontariato che ci hanno raccontato la loro esperienza", ha concluso il Presidente Iv, che - assieme al resto della delegazione - oggi si sposterà "in Moldavia, nella capitale Chisinau, a contatto con le istituzioni di un altro paese che vive in prima linea questa emergenza".