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Tribunale dei Brevetti, Scalfarotto: "Sosteniamo Milano, ma non sarà una procedura rapida"

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L'intervento pubblicato da "il Sole 24 Ore", 10 settembre 2020.

Comincia oggi a Bruxelles, sia pure a livello tecnico, il lungo iter che potrebbe portare entro la fine dell'anno all'assegnazione di Milano come terza sede europea per il Tribunale Unico dei brevetti (TUB) insieme a Monaco e Parigi. «Non sarà un procedura semplice e rapida - spiega al Sole24Ore il sottosegretario agli Esteri, Ivan Scalfarotto - ma l'Italia farà di tutto per sostenere la candidatura di Milano che è stata ormai formalizzata dal Governo».

La riunione di oggi a Bruxelles, spiega Scalfarotto, dovrà solo prendere atto dell'uscita dal sistema europeo dei brevetti del Regno Unito per effetto della Brexit entro l'anno con la conseguente divisione delle attuali competenze di Londra tra le due sedi di Parigi e Monaco. Una decisione sulla terza sede per la quale Milano è candidata necessita però, aggiunge il sottosegretario agli Esteri, una rinegoziazione dell'accordo sui brevetti, accordo che non è ancora entrato in vigore per la mancanza della ratifica da parte della Germania. Il Parlamento tedesco sta lavorando in questi mesi per ottenere un'approvazione rapida della legge di ratifica dell'Accordo sul Tub sulla base di un nuovo disegno di legge dopo che una precedente legge di ratifica era stata annullata dalla Corte Costituzionale Federale tedesca di Karlsruhe con sentenza del 13 febbraio 2020 per un vizio di forma (la legge modificava la costituzione tedesca e la sua approvazione richiedeva una maggioranza dei due terzi mentre i voti favorevoli erano stati 35).

«In questo momento - osserva sempre Scalfarotto - non sono state presentate altre candidature anche se con una certa insistenza si parla di Amsterdam». In quel caso si replicherebbe lo scontro ItaliaOlanda che già prima del Recovery Fund aveva visto Amsterdam avere la meglio su Milano come sede per l'Agenzia del farmaco Ema.

«L'uscita di Londra dal sistema europeo dei brevetti non era affatto scontato come conseguenza della Brexit - dice sempre Scalfarotto - non si tratta infatti di un sistema adottato da tutti gli Stati membri Ue ma così hanno deciso le autorità inglesi; alcune aziende italiane avevano perfino espresso l'auspicio che Londra restasse agganciata al sistema europeo per evitare futuri aggravi di costi per il deposito di brevetti nel Regno Unito».

Scalfarotto già da mesi aveva sostenuto la candidatura di Milano (mentre una parte del Governo legata ai Cinque stelle propendeva per Torino). Una scelta quasi obbligata, come ricostruisce Scalfarotto. «Nel 2012, nel momento di individuare le tre sedi delle Divisioni centrali del Tub - spiega il sottosegretario - venne utilizzato il criterio del numero dei brevetti registrati nei vari Paesi europei finendo per premiare la Germania (con Monaco di Baviera), il Regno Unito (con Londra) e la Francia (con Parigi)».

Ma si trattò, aggiunge Scalfarotto, di una decisione valida per quel momento che non prevedeva un meccanismo scritto e automatico in base al quale l'allora quarto Paese classificato, ossia l'Italia, avrebbe potuto successivamente subentrare ad uno dei tre Paesi vincitori in caso di una loro rinuncia. «Se l'accordo istitutivo avesse previsto un meccanismo di questo tipo - spiega Scalfarotto - avremmo potuto forse scegliere fino all'ultimo minuto tra Milano, Torino a un'altra città ma purtroppo non è così e nel momento in cui la Brexit si è verificata e Londra è uscita la partita è tornata al punto di partenza».

Del resto, sottolinea Scalfarotto, già oggi Milano ospita una delle sedi i locali del Tub oltre che al Tribunale delle imprese, che tratta il 70% di cause brevettuali in Italia e la sede dell'Ordine dei consulenti in proprietà industriale. Nel 2019 il 21% delle domande di brevetto europeo presentata dall'Italia all'Ufficio europeo dei brevetti proveniva da Milano e il 34% dall'intera Lombardia. Negli ultimi dieci anni (2009-2019), la Lombardia è stata la regione italiana a depositare il maggior numero di brevetti e Milano ha fatto registrare un tasso pari a circa il 40% delle domande di convalida in Italia dei brevetti europei, collocandosi al primo posto tra le città italiane.