Europa Europarlamento

Trattato Italia-Francia, Gozi: "Farà differenza in Ue, interessi mai così convergenti"

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

L'intervento pubblicato da "AdnKronos", 24 novembre 2021.

Il Patto del Quirinale che sarà firmato venerdì a Roma tra Italia e Francia è un trattato "storico", in una fase nella quale "mai gli interessi dei due Paesi sono stati così convergenti". Un trattato che farà la differenza nei rapporti tra Roma e Parigi, ma anche in Europa. Lo dice all'Adnkronos Sandro Gozi, europarlamentare di Renew Europe, sottolineando come sia "la prima volta che l'Italia si impegna in maniera così intensa" per strutturare un rapporto bilaterale con un altro grande Paese europeo.

"E questo è ottimo per i due Paesi, perché mai come in questa fase della storia gli interessi di Roma e Parigi sono convergenti ed un'azione coordinata bilaterale congiunta può fare la differenza in Europa, approfittando dell'ottima intesa fra Mario Draghi ed Emmanuel Macron e del ritorno al centro della scena politica dell'Italia", sostiene Gozi.

Il Patto del Quirinale permetterà di "strutturare nel tempo e nella durata i rapporti bilaterali tra due grandi Paesi che - osserva l'europarlamentare - non possono dipendere esclusivamente dalle personalità all'Eliseo e a Palazzo Chigi, anzi devono prescindere da questo e strutturarsi di più nel tempo, favorendo la comprensione reciproca, il dialogo e la concertazione su progetti comuni, anche utilizzando risorse europee nei settori industriali, militari, della ricerca, del servizio civico franco-italiano, della cultura".

Gozi parla del Trattato come di "un progetto evolutivo, che renderà più facile evitare a monte le incomprensioni che spesso negli ultimi anni hanno caratterizzato il rapporto italo-francese e che in assenza di un meccanismo sono state gestite e alimentate e strumentalizzate dalla politica e dalla stampa".

L'europarlamentare parla poi delle differenze con il Trattato dell'Eliseo fra Francia e Germania del 1963, 'aggiornato' con quello di Aquisgrana del 2019, preso a 'modello' per quello del Quirinale. "La storia dei rapporti tra Parigi e Berlino non è quella fra Roma e Parigi e non c'è mai stato l'obiettivo di replicare quel Trattato e quella relazione speciale - sottolinea - Dal punto di vista istituzionale diciamo che è più profondo e intenso, c'è un consiglio dei ministri congiunto, un'assemblea parlamentare congiunta. È il prodotto di bisogni diversi e di una storia diversi".

Il Trattato del Quirinale, invece, "è meno strutturato, ma è evolutivo e fa riferimento a risorse europee che Italia e Francia possono sfruttare meglio insieme", chiosa Gozi, che osserva infine: "Solo un vero treppiede franco-tedesco-italiano potrà dare all'Europa quella stabilità necessaria per trasformarsi nei settori chiave della difesa, della politica estera, del digitale e del clima".