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Torri Rai, la proposta di legge di Anzaldi per una newco a controllo pubblico

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La notizia pubblicata su "MF", 23 marzo 2022.

A pochi giorni di distanza dalla lettera aperta indirizzata al presidente della commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini (successiva alla chiara audizione del ministro Giancarlo Giorgetti), il deputato di Italia Viva e segretario della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi Michele Anzaldi ha depositato alla Camera dei deputati una proposta di legge che prevede la realizzazione di una rete unica per le frequenze radiotelevisive e terrestri. Una mossa di natura industriale e a tutela della natura pubblica dell'infrastruttura, che consentirebbe di chiarire al meglio anche il futuro di Rai Way, così come dell'intero comparto.

In particolare, nel documento visionato da MF-Milano Finanza, Anzaldi, dopo aver in primo luogo ribadito come la garanzia del «mantenimento delle infrastrutture di trasmissione delle frequenze radiotelevisive e terrestri quale bene pubblico rappresenta una priorità indefettibile», sottolinea che la «fase di transizione - infrastrutturale, digitale, ambientale - richiama il servizio radiotelevisivo italiano a sfide nuove e impegnative, le quali richiedono necessariamente il rafforzamento del framework infrastrutturale e lo sviluppo di nuove attività di servizio pubblico».

Alla luce di questa presa d'atto, Anzaldi ha espresso l'esigenza di ricondurre a una società unica a maggioranza e controllo pubblico la gestione delle torri di trasmissione televisiva. «L'affidamento di tale gestione a un soggetto statale, terzo e indipendente è motivo di garanzia sia sul piano della qualità dei servizi, sia sul piano del pluralismo degli operatori e dell'informazione e garantirebbe la valorizzazione di centinaia di postazioni realizzate in decenni di attività», si legge nel documento, in cui Anzaldi specifica dunque che «la presente proposta di legge, dunque, prevede la costituzione di una nuova società a prevalente partecipazione pubblica, anche indiretta, cui affidare il compito di agire come operatore di rete su frequenze terrestri e radiotelevisive, nonché quello di provvedere a gestire l'assegnazione di diritti d'uso delle frequenze da destinare a servizi radiotelevisivi eventualmente avanzate da operatori che vogliano accedere al relativo mercato di riferimento».