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Toccafondi: "Sono contento per il Terzo Polo, ora lavorerò per i giovani"

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L'intervista pubblicata da "la Nazione", 28 settembre 2022.

L'impresa era titanica, impossibile in un collegio assolutamente blindato per la sinistra. Così, dopo 15 anni in Parlamento, anche con l'incarico di sottosegretario al ministero dell'Istruzione, Gabriele Toccafondi, candidato di Azione-IV per ìl collegio della provincia di Firenze, domenica scorsa non è stato eletto deputato.

Pentito di avere accettato di candidarsi in quest'area?
«No, affatto. Quando Matteo Renzi me lo ha chiesto, scusandosi anche per le difficoltà in cui mi metteva per l'infortunio che avevo avuto, ho subito accettato. lo la politica la concepisco in mezzo alla gente e questo ho fatto anche questa volta, compatibilmente con la mia condizione fisica. Ho detto sì anche perché mi piace il progetto del Terzo polo, una forza né populista né liberista che non si rintana a sinistra e non guarda alla destra. Il 12% quasi che abbiamo ottenuto nel collegio significa che, con tanti amici abbiamo fatto un bel lavoro».

Che campagna elettorale è stata?
«La più bella, quella in cui ho potuto raccontare di me, del perché del Terzo polo, del programma, senza sotterfugi, senza mezze parole, senza nascondere niente, a testa alta e schiena dritta».

Quale bilancio traccia del suo lavoro in Parlamento?
«Non ho rimpianti, ho sempre cercato di lavorare in Parlamento, in maggioranza e in opposizione, nelle commissioni e anche come sottosegretario, per il territorio che vuol dire la Toscana, a prescindere dai colori dei sindaci e degli assessori. Abbiamo fatto cose interessanti: ricordo solo la Scuola magistrati di Scandicci, il Tribunale di Firenze, il passaggio dell'Iti di Firenze allo Stato, la Caserma Donati e il Museo Ginori di Sesto e potrei proseguire ancora».

Ha deciso cosa farà ora?
«Proseguirò con la politica che è la mia grande passione, darò una mano sul territorio rimanendo consigliere comunale a Sesto e anche a livello nazionale di sicuro mi occuperò di un tema che è un mio pallino, quello dei giovani».

Chi prenderà il suo posto come presidente del Viola club Parlamento?
«No (ride ndr), quello non lo lascio, ho già chiesto di poter mantenere l'incarico pro tempore e sicuramente come presidente onorario visto che il club l'ho fondato io nel 2008».