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Toccafondi, Scuola: "Sul personale non docente il Ministero sbaglia i criteri"

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L'intervento pubblicato da "la Nazione", 24 agosto 2020.

Ripartenza faticosa per le scuole fiorentine anche sul fronte dei collaboratori, cioè il personale non docente. L'allarme è arrivato dai sindacati che per la provincia toscana avevano richiesto personale aggiuntivo per 600 unità. Ne arriverà forse uno su cinque.

«L'allarme delle scuole fiorentine, causato dalla notizia che a fronte dei circa cinque collaboratori in più richiesti da ogni scuola, ne arriveranno uno o massimo due - commentano il deputato fiorentino di Italia Viva capogruppo in Commissione Cultura, Gabriele Toccafondi e il coordinatore provinciale del partito Francesco Grazzini - conferma i timori che avevamo sollevato qualche settimana fa: il criterio scelto dal ministero per il riparto delle risorse aggiuntive è basato su dati non oggettivi. Assegna infatti il 50 per cento in base richieste degli Uffici scolastici regionali. Ma chi ha controllato se le richieste sono state sovradimensionate rispetto alle reali necessità?».

La critica nasce da un riscontro oggettivo. «Guardando i dati - proseguono Toccafondi e Grazzini - ci siamo accorti che alcune Regioni, simili alla Toscana per numero di scuole e di alunni, hanno chiesto risorse molto maggiori. Il rischio è quindi quello di penalizzare chi è stato onesto e ha richiesto solo quello di cui aveva bisogno. Se si fosse basato il riparto solo sulla popolazione scolastica, solo in Toscana sarebbero arrivati 5,5 milioni di euro in più, che significano circa 200 unità tra personale docente e non docente».

Numeri Importanti quelli che ad oggi risultano mancanti anche perché l'avvio del prossimo anno scolastico sarà particolarmente delicato dal punto di vista dell'organizzazione e dell'igiene. «Per questo - insistono i due esponenti di Italia Viva - figure come quelle dei docenti e dei collaboratori scolastici sono ancor più fondamentali perché i ragazzi, dopo sei mesi, possano tornare finalmente nelle loro classi, in totale sicurezza».

Va detto che nell'era post Covid il personale non docente avrà diversi compiti aggiuntivi: dalla gestione delle uscite e delle entrate che probabilmente avranno orari sfalsati diversamente dagli anni scorsi, alla sanificazione dei bagni da ripetere più volte nel corso della giornata. Da anni tutti i sindacati denunciano l'insufficienza di personale e ora l'emergenza Covid impone regole ferree. La richiesta di 600 collaboratori aggiuntivi - i sindacati lo hanno specificato - non era al rialzo ma parametrata sugli standard di sicurezza minima per garantire la ripartenza dell'anno scolastico.