Infrastrutture

Terzo Valico, Bellanova e Paita: "Un traguardo storico a portata di mano"

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La notizia su "il Secolo XIX", 30 giugno 2021.

Genova vuole fare il pieno. Il momento è favorevole e per rammendare e costruire le infrastrutture del capoluogo stanno anche arrivando, copiosi, i finanziamenti. C'è il Terzo valico, ormai interamente coperto economicamente. C'è anche la nuova diga del porto che ha trovato i 900 milioni necessari alla realizzazione. Ma per completare il triangolo manca la Gronda. Il cambio di proprietà di Autostrade per l'Italia con l'ingresso di Cassa Depositi e Prestiti adesso potrebbe accelerare il percorso. Tanto che la viceministra al Mims Teresa Bellanova scandisce: «La Gronda è un'opera indispensabile. Un conto è la questione Autostrade, un conto è la valutazione delle opere: c'è un percorso che è stato portato avanti e bisogna completarlo. Le grandi e piccole opere sono importanti per la competitività del Paese, facilitano la mobilità di merci e persone e bisogna realizzarle. Questo è l'obiettivo che ci siamo prefissati e questo è il contributo che voglio dare a un ministero strategico».

Un pezzo di maggioranza che sta al governo va quindi in pressing e punta a smuovere il processo. La Bellanova sa di non essere in questa battaglia: con lei la compagna di partito e presidente della commissione Trasporti alla Camera, Raffaella Paita.

Ora potrebbe essere arrivato il momento: in fondo all'opera manca solo l'approvazione del progetto esecutivo che giace da un paio di anni nei cassetti del ministero ora retto da Enrico Giovannini. Serve il via libera dell'esecutivo che sino ad oggi non poteva arrivare per il conflitto con Aspi dopo il crollo del Morandi, ma adesso quella guerra si è conclusa e Cdp - cioè lo Stato - è pronta ad entrare in partita. E poi c'è il disastro della percorribilità delle autostrade liguri e la Gronda è tornata al centro della strategia di ridisegno della rete regionale.

Ieri Bellanova ha compiuto un'ampia ricognizione per controllare le infrastrutture liguri e lo stato di avanzamento in particolare del Terzo valico che sta costruendo Webuild di Pietro Salini. «Dobbiamo dare il Terzo valico a questo territorio e all'Europa entro il 2024 e da ciò che ho verificato visitando i cantieri, è un obiettivo che abbiamo a portata di mano» ha detto la viceministra. Negli ultimi 18 mesi «l'avanzamento finanziario rispetto al contrattualizzato con Cociv ha raggiunto il 53% del totale, lo scavo delle gallerie del Terzo Valico i 60 km ossia il 67% del totale e, dal riavvio dei lavori nel Nodo di Genova, a giugno 2020, sono stati scavati 1.438 metri di galleria sui 3.122 che erano rimasti ancora da scavare, ossia più del 46%. Tutti dati che confortano e consentono di guardare con fiducia al rispetto dei cronoprogrammi di esecuzione dell'opera» ha rassicurato il commissario Calogero Mauceri che deve gestire il binario verso i mercati del Nord e il nodo di Genova.

«Si tratta di traguardo molto importante, iniziato quando ero appena diventata assessore regionale. L'impulso iniziale fu impresso da un finanziamento del governo Berlusconi; poi con l'esecutivo guidato da Renzi ci fu uno scatto - spiega Paita - Oggi questo risultato storico è quasi realtà».