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Terzo Polo, Graziella Pagano: "Subito l'intesa, noi l'alternativa"

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Intervista di V.D.G., "il Mattino", 10 agosto 2022.

«Non mi candiderò in prima persona, solo su questo, mi conceda la battuta, sono sulla linea bersaniana. Ho trascorso una vita intera nelle istituzioni e credo si possa fare politica senza mettersi per forza la medaglietta del candidato. Darò comunque tutto il mio supporto per ottenere un ottimo risultato nel quale credo pienamente». Graziella Pagano, consigliera al Comune di Napoli per la prima volta nel 1987, poi senatrice ed europarlarnentare, è stata un esponente di spicco del Pd fino a quando, nel 2019, ha scelto di seguire Matteo Renzi in Italia Viva. Di lv oggi coordinatrice cittadina.

Questa alleanza con Calenda si farà?
«Siamo in attesa, un po' come con il sangue di San Gennaro, che l'alleanza si faccia. Per primi, con coerenza, abbiamo lanciato l'idea di un Terzo Polo che l'Italia non ha praticamente quasi mai avuto. Si tratta di un progetto politico riformi sta che ha avuto qualche fortuna nella Prima Repubblica. ad esempio ai tempi dei Repubblicani di La Malfa e Spadolini».

Non si rischia un affollamento, soprattutto in Campania, tra i vostri candidati e quelli di Azione, il partito di Calenda?
«Non credo, ma solo dopo l'accordo, che ritengo plausibile, si potrà parlare di candidature. Anche noi metteremo in Campania candidature forti, persone che saranno espressione dei territori. Ora facciamo in fretta a stringere questo accordo perché siamo alla vigilia di una vera impresa politica e per essere competitivi bisogna gestire per bene ogni passaggio. Gli elettori vogliono chiarezza e noi possiamo dargliela offrendo una piattaforma politica molto forte».

Si sarebbe mai aspettata di sostenere Mara Carfagna con il suo passato in Forza Italia? Oggi, invece, è una degli esponenti di maggior visibilità del partito di Calenda.
«Posso essere solo felice di sostenere Mara Carfagna, con lei ho sempre avuto un ottimo rapporto. Mi ha sempre dato l'idea della ragazza secchi ona perché ha sempre studiato ogni volta su tutti i dossier che abbiamo affrontato insieme. Anche quando io ero al governo e curavo i rapporti politici con il Parlamento e sempre stata una donna coerente con le proprie idee. Ad esempio su questioni come le unioni civili ho avuto con lei tra i confronti più positivi. La stimavo prima quando era in Fi per la sua serietà, la stimo ancor di più oggi per il suo coraggio di staccarsi dal partito di origine per difendere le proprie idee».

Con quali idee vi presenterete agli elettori, quali urgenze dovrà affrontare il prossimo governo per Napoli e la Campania?
«La maggiore preoccupazione se la destra andasse al governo è che non rispetterebbe gli impegni assunti da Draghi con l'Europa soprattutto per i fondi del Pnrr. Ci porterebbero alla bancarotta. Sarà fondamentale seguire l'agenda Draghi anche per il nostro territorio che sarà trai più beneficiati dai fondi europei».

Cosa andrà fatto per non perdere questa opportunità?
«Bisognerà lavorare per mantenere gli impegni su Napoli, sarebbe un'ottima cosa se fosse su questo l'impegno trasversale di tutti i parlamentari napoletani per limitare il protagonismo di Lega e FdI. Abbiamo fatto un patto per Napoli e quel patto deve essere rispettato».

Una volta arrivati i fondi su quali punti bisognerà agire?
«Sul lavoro per i giovani, creare progetti concreti attraverso le partnership tra pubblico e privato. Il vero dramma di questa terra sono i ragazzi in fuga per studiare e lavorare. Va investito e questo Renzi lo ripete sempre sulla formazione delle scuole, soprattutto le scuole devono tornare a insegnare un mestiere ai ragazzi».