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Terracina, Zicchieri: "Così il feudo FdI dettava le regole"

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Intervista di Jacopo Peruzzo, "Latina Editoriale Oggi", 1 agosto 2022.

«0 ti allineavi alla loro ideologia di amministrazione, o venivi tagliato fuori». Non ci gira molto intorno Francesco Zicchieri, deputato da poco passato ad Italia Viva, ma già consigliere comunale di Terracina con delega allo Sport sotto l'allora governo Procaccini, da cui si discostò pochi mesi dopo le elezioni, ufficialmente per punti di vista divergenti sullo Sprar. Zicchieri proseguì l'esperienza in Consiglio, ma passando all'opposizione.

Onorevole Zicchieri, un commento a freddo su quanto sta accadendo a Terracina.
«Questa vicenda penalizza fortemente la nostra città, le imprese, le attività commerciali e i cittadini di Terracina, che sono persone per bene e vogliono lavorare. Non meritano di stare da settimane sotto i riflettori della cronaca per una situazione che non è degna di questo territorio. Il modello di "città meravigliosa" proposto da FdI in campagna elettorale è completamente da cambiare».

Ha mai avuto il sentore, quando ricopriva il ruolo di consigliere, che uno scenario simile potesse realizzarsi?
«Per me non era impossibile che accadesse. Ho più volte notato che dal 2018, anno in cui sono stato eletto alla Camera, non sono mai stato invitato ad un evento pubblico, né sotto la Giunta Procaccini, né dal sindaco Tintari. Ritengo che sia stata una mancanza di coinvolgimento delle istituzioni, soprattutto perché ho sempre dato il mio contributo alla crescita di questa città. Non invitare un deputato di Terracina agli eventi della sua città è paradossale, dimostra che o appartenevi alla loro ideologia di amministrazione o eri tagliato fuori».

Veramente?
«Assolutamente sì. Ho anche notato che, nell'ultima campagna elettorale, diversi cittadini avevano il timore di approcciare partiti lontani da quello dell'amministrazione. Questa è una cosa gravissima: anche chi non la pensa politicamente come me, deve essere libero di decidere da chi farsi amministrare. E invece ci troviamo a leggere che imprenditori e amministrazioni stringevano patti per scambiare concessioni con consensi...».

Quindi ha lasciato la maggioranza perché aveva un sentore...
«Come ho già detto, lasciai la maggioranza per una visione diversa sullo Sprar, ma sentii di abbandonare perché quando ho posto un punto di vista diverso, mi sentii dire "o fai così, oppure te ne vai". Non ci ho pensato un attimo: non c'era libertà di dialogo e così me ne andai, ma all'opposizione».

Cosa ne pensa della conferenza indetta dall'eurodeputato Nicola Procaccini, per difendersi dalle accuse?
«lo avrei agito diversamente. Ho piena fiducia nella magistratura e penso che ognuno debba difendersi nelle sedi opportune. Sono un garantista: chiunque è innocente fino al terzo grado di giudizio, ma indire una conferenza stampa passando per vittima non è cosa consona al mio modo di fare».