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Teresa Bellanova: "Assurdo contrapporre lavoro e ambiente. Dai dem cultura anti-impresa che allarma"

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Intervista alla Ministra Teresa Bellanova di B. Jerkov su il Messaggero del 7 dicembre 2019

«Assurdo contrappone lavoro e ambiente. Dai dem cultura anti-impresa che allarma»
LA MINISTRA RENZIANA DELLE POLITICHE AGRICOLE: NOI QUI NELL`INTERESSE DEL PAESE, SE NON VA AGIREMO DI CONSEGUENZA



Questa maggioranza è proprio senza pace, ministro Bellanova. Il vertice sulla manovra si è aggiornato a data da destinarsi. Che sta succedendo?
Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere. E non mi rassegno. La sugar tax è un errore abnorme. Siamo riusciti a farla slittare ad ottobre. E in questi mesi continueremo a dare battaglia. Non ci arrendiamo. Anche perché nel vertice di stamane le risorse disponibili per rimuovere Plastic e Sugar Tax, gli ultimi balzelli rimasti dopo le nostre insistenze, erano sul tavolo ma alla nostra richiesta di salvaguardare un pezzo rilevante del nostro sistema produttivo parti della maggioranza hanno risposto niet. E sa come l'hanno motivato? : non possiamo darla vinta a Italia Viva. Lo trovo inconcepibile. Ed è inconcepibile contrapporre come è stato fatto anche in questo caso lavoro e ambiente, mentre quello stesso sistema si è dichiarato disponibile alla transizione e alla riconversione. Bisogna conoscere il Paese e i suoi sistemi produttivi. Che dobbiamo sostenere e incentivare, non deprimere. Se il Pd pensa che il problema del Paese sono le imprese lo dica con chiarezza. Per me la priorità è tenere insieme lavoro e ambiente. È possibile. Sfido chiunque su questo terreno.

Il Pd accusa Italia Viva di fare il gioco delle multinazionali, chiedendo di abolite Plastic e Sugar tax. Cosa risponde? Metterla in questo modo è da miserabili. Io penso ai lavoratori. A quelli delle piccole e medie coinvolti. Oltre a indebolire la nostra battaglia in Europa contro le etichette a semaforo, la sugar tax rischia di allontanare investimenti nel Paese e mettere a rischio la tenuta di un settore in calo da 10 anni. A rischio più 5.000 occupati, senza considerare l'indotto. Circa l’80% delle PMI potrebbe passare da un utile a una perdita, con un risultato operativo negativo. Per questo non arretro di un passo e non demordiamo. Da qui a luglio e da qui a ottobre Italia Viva verificherà tutti gli spazi di bilancio possibili. Vedremo se gli spazi non esistono. Non sono subalterna a nessuna logica e a nessun diktat. Quanto alle multinazionali, dovremmo preoccuparci di attrarre gli investimenti, invece che metterli in fuga: questa cultura anti-impresa che sta emergendo alla nostra sinistra mi preoccupa alquanto.

Lo stesso premier adesso dice che bisogna abbassare le tasse, ma ogni partito della coalizione ha un'idea diversa dell'imposta da eliminare. Che giudizio da della mediazione del premier? La mediazione si fa con i fatti, non a parole. Senza farsi strattonare. Il Premier ha detto al Paese che non ci saranno nuove tasse. Lo ha ribadito anche pochi minuti fa. Se lo ha detto vuol dire che lo pensa. Mi piace pensare che lavorerà insieme con lo stesso obiettivo.

Il punto è soprattutto come trovare il mezzo miliardo che servirebbe. Qual è la vostra proposta?
«Le risorse ieri mattina c`erano. Il punto è l`incomprensibile ostilità del Pd e la scelta di dirottarle altrove. Se non esistono totem, non capisco perché Reddito e Quota 100 sono intoccabili».

Italia Viva non ama particolarmente i vertici, mi pare. Perché non avete partecipato a quello sul Salva Stati?
«Sì, è vero, lo confesso: non amiamo molto i vertici di maggioranza stile prima Repubblica. Il confronto che ci interessa è, come stiamo dimostrando, quello nel merito. I litigi per capire a che punto è la foto di Narni li lasciamo agli altri. Sul Mes abbiamo detto con chiarezza quello che pensiamo ed è bene che se ne discuta in Parlamento».

Un altro tema che vede la maggioranza divisa è l`autonomia: a lei, donna del sud, convince il disegno di legge quadro che Boccia ha illustrato in Consiglio dei ministri?
«Abbiamo espresso la necessità di un confronto più approfondito. Lo dico come capo delegazione di una forza di maggioranza, come ministra di questo governo e come donna del Sud».

Infine la prescrizione: crede possibile un`intesa con M5S, come dice il Pd? Secondo il forzista Costa è solo una perdita di tempo e dovreste convergere sul suo ddl per il rinvio già incardinato alla Camera.
«Il nostro è uno Stato di diritto, il giusto processo deve avere una durata ragionevole e non può durare all`infinito. Populismo e giustizialismo si tengono. Ed io non sono nè populista nè giustizialista. Noi dobbiamo garantire una giustizia giusta, veloce, efficiente ed efficace e per far questo l`obiettivo deve essere uno solo: lavorare tutti per evitare processi eterni. Giustizia e giustizialismo non sono e non possono essere la stessa cosa».

Un`ultima domanda, ministro. In queste ore tutti, ma proprio tutti, i partiti di maggioranza si accusano l`un l`altro di puntare al voto. Renzi dice: non vorrei, ma se costretti siamo pronti. Quanto può andare avanti il governo in queste condizioni?
«La buona politica è anche costante verifica delle condizioni date. Italia Viva ha voluto questo governo nel solo interesse del Paese. Se questa condizione non è pienamente soddisfatta ci regoleremo di conseguenza».