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Tempi più lunghi per saldare i debiti fiscali: l'emendamento Marattin

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La notizia su "Libero", 29 giugno 2022.

Per chi ha dei debiti con lo Stato sono in arrivo interessanti novità che potrebbero agevolare la situazione: le commissioni Finanze e Bilancio della Camera stanno infatti vagliando un salvagente da offrire a tutti i debitori che, in difficoltà nel coprire le rate dovute, rischiano di perdere la dilazione dei pagamenti.

L'emendamento al decreto Aiuti è stato avanzato dal presidente della Commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin, ed è tra le proposte più interessanti che il Governo sta esaminando per riuscire ad aiutare, ancora una volta, i cittadini in difficoltà. La proposta consiste nel concedere più tempo a professionisti, imprese e singoli cittadini per poter pagare i loro debiti con il Fisco, con gli enti di previdenza e persino le multe stradali.

L'obiettivo è quello di garantire più liquidità ai debitori utilizzando la rateizzazione dei debiti fiscali e contributivi che, con le novità introdotte, sarebbero notificati ai contribuenti sotto forma di somme iscritte a ruolo, dunque con cartelle esattoriali. Per raggiungere lo scopo, la proposta al vaglio del Governo prevede di elevare a 120mila euro il limite entro il quale la rateizzazione fino a 72 mesi (10 anni) può essere concessa «nel caso in cui il contribuente documenti la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica», oggi fissato a 60mila euro.

Questa modifica consentirebbe di semplificare la procedura per chi ha debiti inferiori a 120mila euro, in modo che possa ottenere la dilazione dei versamenti delle cartelle con processo semplificato. Peraltro, grazie ai decreti anticrisi varati durante l'emergenza Covid, fino al 31 dicembre 2021 era stata fissata a 100mila euro la soglia entro la quale poter rateizzare il debito senza attestare la difficoltà economica: una soluzione, dunque, tranquillamente percorribile. L'emendamento correttivo al decreto Aiuti, che potrebbe essere approvato già questa settimana, ha anche l`obiettivo di modificare il piano di dilazione previsto. Ad oggi, infatti, nel caso in cui il contribuente debitore non paghi cinque rate, anche non consecutive, decade la sua rateizzazione.

L'emendamento Marattin punta anche a una forma semplificata per ottenere la rateizzazione, da concedere ad ogni singola richiesta di pagamento. Le modifiche prevedono, anche per i cittadini indietro con il pagamento di vecchi piani di rateizzazione, la possibilità di ottenere una nuova dilazione solo a patto che, alla data di presentazione della domanda, abbiano saldato tutte le rate scadute e non versate.

Il correttivo punta a poter applicare le nuove regole già a partire dall`entrata in vigore della legge di conversione del decreto Aiuti, che dovrebbe avvenire il 17 luglio.