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Successo per l'evento, a Chieti, con Teresa Bellanova

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Gremito l'Auditorium Cianfarani per la visita della Ministra

Tutto esaurito negli spazi dell'Auditorium Cianfarani di Chieti per il primo evento abruzzese del nostro progetto politico. Teresa Bellanova è stata accompagnata dal deputato abruzzese Camillo D'Alessandro ed è stata accolta nell'Auditorium da una folla entusiasta. La Ministra ha voluto focalizzare il suo intervento sulle tematiche principalmente legate al contesto locale: il comparto vitivinicolo, con le sue necessità, e l'impegno a sostenerlo, tramite apposite politiche agricole e di supporto al lavoro giovanile.

"Noi siamo una forza politica giovane, partiamo adesso. Ovviamente ci daremo uno statuto e attiveremo tutti quegli strumenti che ci mettono nella condizione di avere adesioni che devono essere di grande qualità, adesioni che rispondono non a necessità di carriera, non di posizionamento di personale politico, ma che rispondono al bisogno che ha questo Paese: una politica non politicante, ma che individua i problemi e costruisce soluzioni perché questo è il riformismo. Noi siamo una forza riformista che vuole guardare al futuro, incominciando a dare risposte sul presente", ha spiegato la Ministra, durante l'incontro.

"Questa regione ha un grande risultato nel settore vitivinicolo - ha proseguito la Ministra - noi vogliamo continuare a sostenere questo settore perché l'Italia esporta il 50 per cento della produzione vitivinicola. Attraverso questo settore ci facciamo conoscere in tante parti del mondo".

"Vogliamo dare un forte sostegno per quanto riguarda la produzione di qualità, stiamo combattendo perché sempre più ci sia la tracciabilità e l'etichettatura dei prodotti, dobbiamo aiutare i produttori non solo con gli investimenti, che pure sono importanti, ma soprattutto facendo arrivare anche i prodotti delle piccole imprese nei mercati che sono sempre più lontani e che si possono permettere il costo del made in Italy", ha sottolineato la Ministra ai presenti.  

"Noi lo dobbiamo rivendicare: produrre il made in Italy costa di più perché utilizzano le norme della buona coltivazione, perché si rispetta l'ambiente, perché non si usano prodotti dannosi per la salute e quindi è giusto che i nostri prodotti costino di più. L'impegno consiste nel farli arrivare laddove ci sono consumatori che possono permettersi di apprezzare questa qualità", ha proseguito Bellanova, nel suo intervento.

"Abbiamo bisogno di politiche attive, di strumenti che facciano generare opportunità di lavoro. Lo dico con una battuta: noi, ai nostri figli, chiediamo uno sforzo massimo, chiediamo loro di studiare affinché possano essere competitivi. Non possiamo poi, dopo tutto questo sforzo, chiedere loro di accontentarsi. I nostri figli e le nostre figlie hanno bisogno di dimostrare che sanno fare, che sanno fare bene, che hanno voglia di fare, che sono utili per se stessi e per la comunità", ha, infine, concluso Teresa Bellanova.

«Ci presentiamo», ha spiegato D’Alessandro al quotidiano locale "il Centro", «con l’entusiasmo che riscontriamo ogni giorno in Abruzzo, con la consapevolezza e l’umiltà del grande lavoro che c’è da fare, con la convinzione che è mutato lo scenario politico nel Paese. A breve costituiremo i nostri gruppi consiliari, che si aggiungono a quelli già nati, in tutte le Città d’Abruzzo e, entro Natale, contiamo di avere comitati in ogni comune».

Mentre aumentano sempre più le adesioni, «in questo nuovo scenario politico», ha aggiunto D’Alessandro, «si colloca esattamente il dovere di non arrendersi ad una deriva di populismi diversi. Abbiamo parlato di questo e di altro con Teresa Bellanova, di agricoltura, della transizione ecologica, della innovazione, di industria 4.0, e soprattutto di Abruzzo, iniziando a costruire l’alternativa alla Regione che non c’è, di un Presidente che non c’è, in grado solo di sfruttare l’eredità del Governo regionale precedente e di quelli nazionali di Renzi e Gentiloni, a partire dal Masterplan».