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Striscione shock al Bentegodi, Sbrollini e Pernice: "Verona non merita questi pseudo tifosi"

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L'intervento pubblicato da "la Cronaca di Verona e del Veneto",15 marzo 2022.

Uno striscione comparso nelle scorse ore davanti allo stadio Bentegodi di Verona, firmato “Curva Sud”, sta facendo discutere e sollevare indignazione. La sfida fra Hellas Verona e Napoli è tradizionalmente ad alto rischio per gli scontri fra tifoserie, ma il riferimento alla guerra, visto cosa sta accadendo in Ucraina, appare quanto mai fuori luogo.

Sullo striscione si vedono le due bandiere di Russia e Ucraina, due punti e le coordinate della città di Napoli, ovvero 40°50′N 14°15′E. Il significato sembra essere: se dovete bombardare, bombardate lì. Ben oltre la goliardia, in questo contesto. Varie le reazioni alla vista dello striscione.

«Lo striscione comparso allo stadio che incita Russia ed Ucraina a bombardare Napoli è assurdo, demenziale, talmente tanto da essere ridicolo. Verona non si merita questi pseudo tifosi» dicono la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, responsabile nazionale Cultura e Sport per il partito, e la coordinatrice veronese di IV Valeria Pernice. «La maggioranza dello stadio non è così. Però non si può nemmeno passare come una caduta di buon senso o una goliardata eccessiva. È un fatto gravissimo. È stato pensato, prodotto, stampato ed esposto. È certamente opportuno che la società prenda le distanze e consideri le azioni più adatte ad isolare definitivamente queste persone che giocano con la violenza dimostrando di non sapere il significato di sport».

Continuano le esponenti di Italia Viva: «Verona è una meravigliosa città, la sua squadra di calcio sta dando esempio di bel gioco. Non si può rovinare tutto per causa di alcuni imbecilli. Ridurre tutto a poco o niente però è sbagliato. Servono provvedimenti e prese di posizioni chiare e nette, da parte di chi rappresenta la tifoseria, di chi rappresenta la società calcistica e da chi rappresenta la città. Sboarina non trova ancora una volta il coraggio di prendere una posizione e si fa dettare la linea dal suo partito Nazionale che chiede la retrocessione in B. Viceversa occorre che gli autori dello striscione paghino in prima persona con la Daspo perpetua».