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Stop alle cartelle esattoriali. Italia Viva: "Non bloccarle sarebbe stata una pazzia"

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Arriva il rinvio: debiti col fisco bloccati fino al 31 dicembre. La notizia del provvedimento sostenuto da Italia Viva sui quotidiani nazionali, 19 ottobre 2020.

I debiti con il fisco restano ancora sospesi. La scadenza del 15 ottobre, dopo la quale - secondo il decreto agosto - gli agenti della riscossione avrebbero potuto tornare a richiedere i pagamenti ai contribuenti, è stata nuovamente prorogata, stavolta fino alla fine dell'armo. Niente cartelle dunque, né vecchie né nuove, e tanto meno pignoramenti in arrivo. Il rinvio, con il quale il governo ha accolto le richieste arrivate in particolare dal mondo delle piccole e medie imprese, particolarmente colpite dall'emergenza Coronavirus, è contenuto in un decreto ad hoc approvato ieri dal consiglio dei ministri insieme alla legge di bilancio 2021 ed immediatamente operativo, alla luce della complessità della situazione.

Nel provvedimento viene quindi disposta la proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri degli agenti della riscossione. Allo stesso tempo, viene prorogato alla stessa data anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5. Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate nel tempo, alle quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, precisa ancora il comunicato, è inoltre previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle.

Il provvedimento arriva dopo una lunga discussione ed è stato fortemente sostenuto da Italia Viva. «Non bloccare le cartelle sarebbe stata una pazzia», ha affermato Ettore Rosato, vice Presidente della Camera dei Deputati e coordinatore nazionale di Italia Viva.

Luigi Marattin, presidente della commissione Finanze della Camera, negli ultimi vertici di maggioranza ha sostenuto la necessità di una nuova sospensione della riscossione, chiedendo al Governo un maggiore realismo soprattutto alla luce della nuova evoluzione della crisi sanitaria. «Non sappiamo ancora se questi ultimi due mesi del 2020 saranno uguali, migliori o peggiori di quelli vissuti finora. Perché allora sospendere la moratoria e recapitare milioni di cartelle a cittadini e imprese?», ha spiegato Marattin.

Un rinvio, insomma, che rappresenta una vittoria piena per Italia Viva.