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Stéphane Sejourné: "Ma adesso Forza Italia non può restare nel Ppe. L'Europa è con l'Ucraina"

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Intervista di Anais Ginori, "la Repubblica", 24 settembre 2022.

«Sono allibito. Non so fino a dove Berlusconi voglia arrivare con questa deriva», commenta Stéphane Sejourné, influente consigliere politico di Emmanuel Macron e da poco alla guida del partito Renaissance. Sejourné, 37 anni, era ieri all'ultimo comizio di Carlo Calenda e Matteo Renzi.

È andato a Roma un po' preoccupato per l'esito del voto?
«Sono anche elezioni europee, dal voto emergerà un membro del Consiglio con i capi di Stato e di governo dell'Ue. Sono convinto del progetto centrista di Calenda e Renzi. C'è bisogno di raccogliere il metodo di governo di Mario Draghi che ha ridato all'Italia il posto che le spetta: al centro dell'Ue».

Nella coalizione che rischia di vincere c'è un leader che giustifica "l'operazione speciale" di Putin.
«Dopo quello che ha detto Berlusconi mi chiedo se Forza Italia possa ancora far parte del Ppe che oggi esprime una forte opposizione al Cremlino, è molto solidale con l'Ucraina e sostiene in modo netto le sanzioni decise dall'Europa».

Deluso che non ci sia stata l'alleanza tra Terzo Polo e Pd?
«Sono convinto che sia meglio per gli italiani avere un'offerta centrista credibile piuttosto che una combinazione barocca. Alla luce dei sondaggi sembra ci sia spazio in Italia per costruire una forza centrista come in Francia».

Lei ha fatto un tweet per ricordare l'identità post-fascista di Giorgia Meloni.
«Meloni ha una storia politica che è molto lontana dalle mie. Ma cosa pensa davvero dell'Europa? Vuole mantenere gli impegni dell'Italia con l'Ue? Quali saranno i suoi rapporti con l'Ungheria o la Polonia, come si posizionerà nel conflitto tra Russia e Ucraina?».

Macron si è già detto disposto a lavorare con il prossimo governo.
«La diplomazia francese continuerà a lavorare con l'Italia, come è normale che sia. A livello politico però Giorgia Meloni rimarrà un'avversaria per noi di Renew» .