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Sondrio, Frana di Spriana, il cantiere riparte. Del Barba: "Felice per l'allocazione dei fondi"

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La notizia su "il Giorno" e "la Provincia di Sondrio", 23 settembre 2021.

Il bypass di Spriana potrà essere completato. Finalmente. E la città di Sondrio può tirare un sospiro di sollievo. Con un decreto firmato nei giorni scorsi, inerente vari interventi per fronteggiare il dissesto idrogeologico in Lombardia e Emilia Romagna, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha riservato 25 milioni per il completamento delle opere di salvaguardia del territorio della Valtellina interessato dalla frana di Spriana. E questi 25 milioni vanno ad aggiungersi ai 10 stanziati dal Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna.

La "frana di Spriana", ormai da 40 anni, rappresenta una sorta di spada di Damocle per il capoluogo perché in caso di distacco il materiale roccioso andrebbe ad ostruire il corso del torrente Mallero facendo l'effetto di una diga che potrebbe poi crollare da un momento all'altro provocando un'onda d'urto devastante per una parte consistente della città. Per ovviare al problema si è deciso, negli anni '80, di costruire un bypass che, in caso di frana, eviterebbe l'effetto "diga" e permetterebbe quindi un deflusso "normale" dell'acqua del Mallero.

Aperto nel lontano 1988, il cantiere è inspiegabilmente fermo dal 2005. Il bypass, completato all'80% con l'esborso a suo tempo di 60 mln, potrà finalmente essere terminato. Felici i componenti del Comitato "Sicurezza e Informazione per la frana di Spriana" che ha operato e insistito con gli organi competenti per far sì di completare l'opera e rendere sicura la zona.

«Dopo annunci, rinvii e iter interminabili finalmente ci siamo - dice Stefano Angelini, del Comitato -, il ministro Giovannini ha firmato il decreto per il completamento del bypass di Spriana. Il Comitato esprime immensa soddisfazione per quello che sembrava un obiettivo irraggiungibile. All'inizio di questa avventura in molti ci sconsigliavano di avvicinarci a una faccenda intricata e gattopardesca quale quella del cantiere di Spriana. Ora tutto il territorio ha dimostrato che era il caso di crederci e insistere, con l'ostinatezza che solo i valtellinesi sanno dimostrare. Grazie a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito a rimettere al centro un tema che sembrava ormai dimenticato. Grazie, in primis, al prefetto di Sondrio e all'onorevole Del Barba, il cui contributo è stato indispensabile in varie fasi per l'obiettivo. Grazie ai ministri De Micheli e Giovannini che hanno posto attenzione sull'opera, così come alla presidente della commissione Trasporti Raffaella Paita. Il Comitato da domani vigilerà sull'individuazione degli interventi e sull'iter dei lavori, ma oggi è un giorno di festa».

Felice anche l'onorevole Mauro Del Barba che si è speso ai piani altissimi per far riaprire la questione e... risolverla. «Il ministro Enrico Giovannini ha firmato il decreto con il quale nella rimodulazione dei fondi per i provveditorati di Lombardia ed Emilia Romagna vengono assegnati ulteriori 25 milioni per la frana di Spriana. Dopo la visita in cantiere con la presidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti, onorevole Raffaella Paita, avevamo promesso l`impegno di sollevare presso il Ministero l'importanza dell`infrastruttura e oggi siamo felici entrambi che a questo lavoro segua così rapidamente l'allocazione dei fondi. Desideriamo ringraziare il "Comitato Sicurezza e Informazione per la frana di Spriana" per averci sottoposto questa problematica e messo nella condizione di potercene occupare con la dovuta serenità offerta dalla collaborazione di tutte le istituzioni, un raro esempio di democrazia partecipata e funzionamento del rapporto cittadino e politica».