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Sindaco nega iscrizione all'anagrafe ai bambini nati da GPA. Sbrollini: "Delibera senza umanità"

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L'intervento pubblicato da "il Giornale di Vicenza", 14 gennaio 2022.

Diventa un caso politico la delibera di Consiglio comunale, votata all'unanimità a San Pietro Mussolino, che impegna il sindaco Gabriele Tasso (che da giugno 2019 milita in Fratelli d'Italia) «a non procedere all'iscrizione di bambini nati a seguito di surrogazione di maternità, come figli di persone che si sono avvalse di questa pratica». Levata di scudi da parte di Italia Viva, attraverso la senatrice vicentina Daniela Sbrollini.

Secondo Sbrollini «la delibera ha poco senso e nessuna umanità». Il documento, in pratica, ha chiuso la porta ai bimbi nati da maternità surrogata, rifiutando di iscriverli all'anagrafe. Una netta posizione sulle nascite mediante la pratica della gestazione per altri. C'è da considerare che la legge italiana non la consente, prevedendo la pena fino a due anni di reclusione e la sanzione da 600 mila a un milione di euro, mentre è ammessa in altri Stati.

«Gli estensori di questo ordine del giorno - commenta Sbrollini - dovrebbero spiegare che responsabilità ha un bimbo appena nato che dovrebbe essere tutelato e invece si vorrebbe senza cittadinanza e senza tutele. Tralasciamo il fatto che si tratta di una delibera sulla quale è evidente che un comune non abbia competenza. Il Consiglio comunale delibera su una materia, la maternità surrogata, che è tuttora vietata in Italia. E poi si spinge a negare la cittadinanza a chi è in un'età in cui si hanno solo diritti e nessuna responsabilità. Come faccia poi a distinguere tra nato e nato e con quali autorità d'indagine, ce lo dovrebbe spiegare meglio».

E Sbrollini conclude: «Il sindaco purtroppo continua a distinguersi per le sue opinioni estreme. Sembra più preoccupato di rispondere alle esigenze ideologiche del suo partito di riferimento che fare il sindaco di tutti. Soprattutto dei potenziali cittadini indifesi».