Ieri ci siamo collegati in diretta da tanti luoghi simbolo d’Italia per dire sì alle infrastrutture, all'indipendenza energetica, allo sviluppo, al lavoro. La notizia su "il Messaggero" e numerosi altri quotidiani, 8 settembre 2022.
Nel corso della mattinata di ieri, 7 settembre, gli esponenti di l'Italia sul Serio sono andati in diretta sui social di Italia Viva e Azione (oltre che su Radio Leopolda), collegandosi alle località simbolo dei "no" alle infrastrutture.
Carlo Calenda ha aperto la manifestazione dalla Darsena di Piombino, dove ha ribadito il nostro sì al rigassificatore. Un impianto sicuro, necessario all'Italia per smarcarsi dal gas russo, e che può rappresentare un'opportunità per la città se non andrà persa l'occasione delle compensazioni. Questo il messaggio di Carlo Calenda, nel perorare il progetto del rigassificatore, che prevede il posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra di Snam nella banchina nord del porto.
Matteo Renzi, insieme a Mariastella Gelrnini, si è collegato dall'ingresso del termovalorizzatore di Brescia (tra l'altro collegio di entrambi). "Il termovalorizzatore ha portato a Brescia ricchezza e risorse. Dovrebbero impararlo anche i romani, intendo sia gli abitanti della capitale sia i parlamentari". Con queste parole Matteo Renzi si è presentato ieri all'impianto di A2A che trasforma in calore e corrente elettrica più di 700 mila tonnellate di rifiuti ogni anno. "Noi del Terzo Polo - ha detto Renzi da Brescia - siamo gli unici ad avere serietà su tutti gli impianti energetici che servono, mentre tutti gli altri devono nascondere quello che hanno fatto nel passato". "Che bello - ha aggiunto Renzi - fare una campagna elettorale in cui noi possiamo dire sì agli impianti e tutti gli altri devono nascondere quello che hanno fatto nel passato perché hanno cambiato idea su tutto". "Questa crisi - ha concluso Renzi - è partita dal termovalorizzatore di Roma e oggi siamo qui al termovalorizzatore di Brescia per dimostrare che i termovalorizzatori fanno bene e che chi ha aperto la crisi ha fatto male".
Carlo Calenda e Matteo Renzi hanno voluto intitolare questa giornata all'Italia del sì, ovvero quella parte di Paese che, usando le parole del leader di Azione, "vuole le infrastrutture che servono per tenere il paese in sicurezza e farlo crescere", guardando sia all'indipendenza energetica che allo sviluppo economico della Penisola.
Una fetta dei cittadini che, insomma, non ne vogliono più sapere dei "no" a rigassificatori, termovalorizzatori, centrali nucleari e qualsiasi infrastruttura strategica. Uno spaccato di elettori che noi siamo a rappresentare alle urne del 25 settembre e anche dopo.
Azione e Italia Viva hanno, dunque, voluto lanciare una sfida precisa al "partito del No", che in tutta Italia blocca opere essenziali per l'ambiente e per lo sviluppo. L'idea alla base del nostro appuntamento è stata quella di dar voce alla maggioranza silenziosa che è stufa di essere prigioniera dei falsi ecologisti. Con una crisi energetica conclamata, con le bollette del gas che si mangiano i risparmi delle famiglie e la liquidità delle imprese, non possiamo più permetterci di assecondare l'irresponsabilità di pochi fanatici».
Durante la diretta, sono stati molteplici i collegamenti realizzati, da diversi punti del Paese.
La sottosegretaria pugliese Teresa Bellanova si è recata a Melendugno, punto di approdo della tanto preziosa in questa fase quanto osteggiata in passato Tap.
Matteo Richetti invece, capolista di Azione in Emilia Romagna, si è collegato dalla Darsena Popup del porto di Ravenna.
Mara Carfagna si è collegata Acerra, davanti al termovalorizzatore, simbolo dell'efficienza di questo tipo di strutture.
Maria Elena Boschi e Francesco Carpano erano in collegamento da Roma, nel XII municipio.
Mario Polese ha portato la sua testimonianza da Tempa Rossa, al Centro Oil della Total.
Raffaella Paita con Marco Bucci era in collegamento dalla Gronda di Genova.
Chi lo desidera può rivedere l'intero evento a questo indirizzo.
A questo indirizzo, invece, è possibile rivedere la playlist degli interventi.