Oggi saremo saremo in diretta collegati da tanti luoghi simbolo d’Italia per dire sì alle infrastrutture, all'indipendenza energetica, allo sviluppo, al lavoro. La notizia su "il Messaggero", "il Mattino" e altri quotidiani, 7 settembre 2022.
Stamattina gli esponenti di l'Italia sul Serio aranno in diretta sui social di Italia Viva e Azione (oltre che su Radio Leopolda), collegandosi alle località simbolo dei "no" alle infrastrutture.
Calenda aprirà la manifestazione e sarà quindi alla Darsena di Piombino per il rigassificatore. Mentre Renzi, che stavolta chiuderà la diretta, sarà insieme a Mariastella Gelrnini all'ingresso del termovalorizzatore di Brescia (tra l'altro collegio di entrambi).
La sottosegretaria pugliese Teresa Bellanova sarà a Melendugno, punto di approdo della tanto preziosa in questa fase quanto osteggiata in passato Tap. Matteo Richetti invece, capolista di Azione in Emilia Romagna, sì collegherà dalla Darsena Popup del porto di Ravenna, mentre Mara Carfagna si troverà ad Acerra davanti al termovalorizzatore, diventato simbolo dell'efficienza di questo tipo di strutture.
Maria Elena Boschi e Francesco Carpano saranno a Roma, nel XII municipio, mentre Mario Polese si troverà a Tempa Rossa, al centro oil della Total e Raffaella Paita alla Gronda di Genova.
Carlo Calenda e Matteo Renzi la chiamano «l'Italia del sì». È quella parte di Paese che, usando le parole del leader di Azione, «vuole le infrastrutture che servono per tenere il paese in sicurezza e farlo crescere», guardando sia all'indipendenza energetica che allo sviluppo economico della Penisola.
Una fetta dei cittadini che, in pratica, non ne vogliono più sapere dei "no" a rigassificatori, termovalorizzatori, centrali nucleari e qualsiasi infrastruttura strategica. Uno spaccato di elettori che il Terzo polo è determinato a rappresentare alle urne del 25 settembre. E che quindi oggi si mobilita.
Azione-Italia Viva lanciano dunque una sfida precisa al "partito del No", che in tutta Italia blocca opere essenziali per l'ambiente e per lo sviluppo. L'idea è «dar voce alla maggioranza silenziosa che è stufa di essere prigioniera dei falsi ecologisti. Con una crisi energetica conclamata, con le bollette del gas che si mangiano i risparmi delle famiglie e la liquidità delle imprese, non possiamo più permetterci di assecondare l'irresponsabilità di pochi fanatici».