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Shock: presentato, a Torino, il nostro piano per l'economia

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Le nostre proposte per far ripartire l'economia italiana  

Sala del Teatro dei Ragazzi sold out per l'occasione e tanto entusiasmo da parte degli utenti che hanno voluto seguire la diretta Facebook del nostro evento, svoltosi oggi a Torino, pensato per presentare agli italiani una serie di proposte per rilanciare l'economia.


Dopo l'intervento del coordinatore nazionale, Ettore Rosato, che ha ricordato il dato delle iscrizioni già raggiunto dal nostro partito, ovvero quota 25.000, si è passati nel vivo della presentazione delle proposte.

L'idea alla base del nostro piano - introdotto da Matteo Renzi e presentato attraverso apposite slide, che potete scaricare in formato pdf a questo indirizzo - così come ha spiegato il professor Marco Fortis, ospite dell'evento, è riprendere le fila di un triennio virtuoso - quello coincidente con i mille giorni del Governo Renzi - in cui una serie di concomitanze ha portato la pressione fiscale a calare e il Pil annuo ad aumentare. Circostanze esplicate anche in un intervento del professor Fortis, anticipato dal quotidiano "il Foglio" alcuni giorni fa, che potete rileggere qui. Quattro fenomeni positivi - ovvero 1) un alleggerimento consistente della pressione fiscale (diminuita complessivamente nel triennio dell'1,3 per cento secondo l'Istat, al netto dei contributi all'Ue); 2) un significativo contenimento della crescita della spesa pubblica corrente prima degli interessi (solo 12,2 miliardi in più nel triennio 2015-2017 rispetto al 2014, secondo miglior risultato dopo il 2012-2014 quando l'aumento fu di 9,3 miliardi rispetto al 2010); 3) una buona crescita del pil (più 1,3 per cento medio annuo); e, infine 4) una riduzione del rapporto debito pubblico/pil (meno 1,3 punti nel triennio 2015-2017 rispetto al 2014, secondo miglior risultato dopo la riduzione del 3,2 per cento avvenuta nel lontanissimo triennio 2002-2004 rispetto al 2001)" - che avevano creato dinamiche virtuose, inceppatesi, però, nel 2019.

La sfida, come ha spiegato Fortis, è riprendere le fila di quel ciclo economico virtuoso, ripartendo da ciò che già era stato fatto durante il Governo Renzi - ovvero dare spinta alle imprese, grazie al Piano Impresa 4.0, e dare fiato ai consumi dei cittadini, grazie a interventi come gli 80 euro - e dando luogo ad una terza fase, spingendo, stavolta, gli investimenti, attraverso la ripresa delle opere pubbliche bloccate, in tutto il territorio.

Strade, ferrovie, porti, periferie, edilizia popolare, dissesto idrogeologico: sono tanti i punti sui quali è possibile intervenire, attraverso opere pubbliche da sbloccare. Ai nostri parlamentari è spettato il compito di focalizzarsi sui vari temi toccati dal nostro piano di interventi. E così, se a Luigi Marattin è toccato fare il punto sulle questioni legate alla pressione fiscale, a Sara Moretto è spettato il compito di parlare di dissesto idrogeologico, mentre a Raffaella Paita è spettato quello di parlarci di porti. Silvia Fregolent ha fatto il punto sulle questioni del trasporto ferroviario, mentre Isabella Conti ci ha parlato di edilizia e periferie. Silvia Vono ha spiegato al pubblico le nostre proposte per scuole e ospedali, mentre Annamaria Parente ha avuto il compito di parlarci di cultura e turismo, con un focus sul Modello Pompei. Maria Chiara Gadda, infine, ha chiarito l'approccio di Italia Viva rispetto all'economia circolare.

Come attuare queste proposte? Con il Modello Expo, ovvero tornando all'esperienza dell'Expo milanese. E, soprattutto, portando il nostro piano nelle case, nelle scuole, nelle università - con il contributo dei nostri 25.000 iscritti - fino a portarle dal Presidente del Consiglio, per dare il nostro contributo alla rinascita del Paese.