L'intervento pubblicato da "la Nazione", 29 gennaio 2022.
Poche settimane, forse pochi giorni. Sembra davvero imminente la sottoscrizione del protocollo d'intesa fra il Ministero della Difesa e il Comune di Sesto per la valorizzazione della caserma Donati di Quinto Basso. Un atto, quello che porterà alla vendita del bene militare da anni in condizione di degrado, che pochi mesi fa sembrava cosa fatta e invece poi è slittato ma che ora, dopo l'elezione del presidente della Repubblica, dovrebbe finalmente concretizzarsi.
Infatti il Comune fa sapere che la questione è di stretta attualità e che è attesa una convocazione, a breve, da parte del Ministero per la stipula del protocollo. Una conferma in questo senso arriva anche dall'onorevole Gabriele Toccafondi che, negli ultimi anni, si è speso molto sulla vicenda, con ripetute interrogazioni: «La firma - dice - avverrà a breve e sarà molto importante perché si tratta di una delle poche strutture dismesse del Ministero che tornano alla cittadinanza. Il Comune dovrà ora cambiare la destinazione dell'area e, a quanto abbiamo saputo, il progetto di recupero contemplerà, in particolare, residenze costruite da privati e opere legate agli oneri di urbanizzazione. Diciamo che, pur non avendo certezze al cento per cento su come avverrà il futuro recupero, avremmo preferito che quello spazio potesse essere recuperato attraverso un percorso di partecipazione e che potesse ospitare, magari, una struttura per le tante realtà del volontariato di Sesto, particolarmente significativa in un ex edificio militare, sul modello del Sermig di Torino. Sicuramente però è importante il fatto che quell'area, degradata da anni, non sarà più una landa desolata e sarà finalmente recuperata».
Con il protocollo il Ministero della Difesa si impegnerà a vendere l'area e il Comune a variare, con le previsioni del prossimo Piano Operativo Comunale, la sua destinazione che, sicuramente, per una parte sarà a residenziale. Ufficialmente la caserma, realizzata negli anni '50, aveva cessato la propria operatività nel 1997 anche se era rimasta del tutto vuota solo dalla fine del 1999. Nel 2008 l'edificio era stato anche occupato per alcuni mesi dopo un`azione condotta dal Movimento di lotta per la casa.
