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Sciopero degli studenti contro i trasporti affollati, Paita: "Utilizzare i bus privati"

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L'intervento pubblicato da "Genova - la Repubblica", 19 ottobre 2020.

Sciopero degli studenti contro i bus affollati. Anche a Genova, così come nelle altre province della Liguria e nel resto del Paese, questa mattina gli studenti protesteranno contro le condizioni in cui sono costretti a viaggiare sui mezzi del trasporto pubblico.

Già nei giorni scorsi, soprattutto nel Ponente, ci sono state proteste degli studenti di licei e istituti tecnici autoconvocati sui social, come la scorsa settimana è accaduto a Finale Ligure, dove diverse decine di allievi hanno deciso di non andare a scuola e non prendere i bus che, hanno spiegato, sono troppo affollati, disattendendo la regola, così tanto invocata, del distanziamento e ancor più importante proprio ora che i contagi hanno ricominciato a salire vertiginosamente, soprattutto a Genova. Ed ecco perché nel capoluogo diversi studenti anche questa mattina, in maniera sparsa e diffusa, con un tam tam sui social nelle ultime ore, hanno deciso che non andranno a scuola: chiedono più didattica a distanza, più orari scaglionati, insomma pretendono che vengano garantite le regole minime per proteggersi. Anche ad Imperia, questa mattina, si mobiliteranno gli alunni delle scuole: «Non è possibile continuare a ripetere che la scuola sia un luogo sicuro se, per raggiungerla, invece, ci mettiamo a rischio», scandisce il tam tam degli studenti imperiesi sui social.

E gli studenti si rivolgono alla Regione, ricordando che l'organizzazione del trasporto pubblico è sua competenza.

Ieri la presidente della Commissione Trasporti della Camera, Raffaella Paita, ha rilanciato la proposta di ricorrere ai mezzi privati: «Ribadiamo la soluzione di affittare i bus commerciali e usare i taxi fermi per la contrazione dei flussi turistici, con l'auspicio che venga presa in considerazione per scongiurare la chiusura delle scuole e organizzarci meglio».