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Schwa nei testi del Comune: Scalfarotto difende Castelfranco Emilia

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La notizia pubblicata da "il Resto del Carlino", 23 febbraio 2022.

Torna d'attualità la «schwa», la «e rovesciata» che l'amministrazione comunale di Castelfranco ha deciso, dallo scorso anno, di utilizzare in alcune sue comunicazioni sui canali social. Comunicazioni che risultano ora troppo confuse e poco comprensibili, secondo il centrodestra.

Il sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno Ivan Scalfarotto, di Italia Viva, rispondendo alle interrogazioni del centrodestra (Enrico Aimi di Forza Italia e Stefano Corti della Lega) sul caso di Castelfranco Emilia, ha rilevato: «L'intento alla base del ricorso a tale particolare espressione linguistica, ben lontano dalla volontà di creare uno stravolgimento della lingua italiana, sarebbe piuttosto consistito in un atto di attenzione nei confronti di tutte le persone raggiunte dalla comunicazione, consentendo loro di sentirsi rappresentate in termini non discriminatori. La lingua è oggettivamente un'entità in continua evoluzione e le istituzioni hanno il dovere di tener conto di tale dinamica evolutiva, favorendo un uso della lingua con finalità sempre più inclusive. Ed è proprio in tale prospettiva che il dipartimento della funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri ha emanato una 'direttiva sulla semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi', e che il ministro per la pubblica amministrazione ha delineato linee generali per un uso non sessista della lingua italiana».

La scelta del Comune di Castelfranco attirò critiche, e non solo, già lo scorso anno. Proprio dopo la comparsa di post ingiuriosi e minacciosi rivolti a Giovanni Gargano, nell'aprile 2021, ricorda il sottosegretario, si tenne una riunione delle forze di polizia in Prefettura di Modena, «all'esito della quale si è ritenuto che, in base agli elementi raccolti, non fosse comunque ravvisabile un concreto e attuale pericolo di esposizione a situazioni di rischio per il sindaco di Castelfranco».