L'intervento pubblicato dal "Corriere di Siena", 12 giugno 2020.
"Risolvere in via definitiva il problema dei termini di scadenza dei titoli di credito, blocco protesti e segnalazioni per dare una boccata d'ossigeno ai commercianti a rischio protesto per la merce acquistata ma invenduta a causa del lockdown, prevedendo la sospensione". A dirlo è Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in consiglio regionale, che ha presentato una mozione sulla sospensione dei termini di scadenza.
"È necessario attivarsi velocemente - spiega - affinché sia no messe in atto tutte le azioni necessarie per risolvere in via definitiva questo problema. Serve rivedere gli accordi commerciali alla luce delle conseguenze del Covid-19".
In Toscana sono tanti i commercianti che rischiamo di subire il protesto dei titoli di credito. "Questo provocherebbe evidenti ripercussioni sul mercato del credito - spiega Scaramelli - in quanto i soggetti protestati, essendo iscritti alle varie centrali rischi, non possono accedere al credito bancario e neppure ai finanzia Capogruppo menti agevolati attraverso le garanzie messe a disposizione dello Stato".
Un problema che può trovare soluzione nel "blocco delle iscrizioni di eventuali titoli di credito non pagati nel periodo marzo-ottobre 2020 per i commercianti, con scadenza nominale dal 9 marzo 2020 al 31 ottobre 2020, nel registro dei protesti".