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Scaramelli: "Serve più rispetto reciproco, le scelte siano condivise"

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L'intervista pubblicata da "il Tirreno", 29 settembre 2022.

È stato lui, il capogruppo di ItaliaViva in consiglio regionale, Stefano Scaramelli, a dare il via al tiro alla fune tra il Pd e il suo partito all'indomani delle elezioni politiche: i renziani hanno votato contro la riforma del 118. Sullo sfondo, nemmeno troppo nascosto, c'è il 10% in Regione ottenuto da Italia Viva. Italia Viva guarda le cifre sulla bilancia e si trova piacevolmente più in carne. La parola del giorno nell'agenda politica è "campo largo". Il presidente Giani ha segnalato l'indisponibilità dei 5 Stelle a quest'eventualità.

Dunque, campo largo sì o campo largo no in Toscana?
«Sono quattro le questioni sulle quali misurarsi nelle prossime settimane: scelte definitive degli assetti infrastrutturali, rilancio delle politiche sanitarie e risposte ai cittadini, risposte nuove per quanto riguarda lo sviluppo economico e sostegno al mondo del lavoro; infine, ovviamente, fare un grande piano dei rifiuti, non solo annunciarlo. Non solo campo largo o campo stretto: è tempo d'iniziare a giocare».

La questione investe anche le amministrative, con diversi capoluoghi al voto nel 2023.
«Siamo forze che si devono portare maggiore rispetto reciproco. Se c'è una forza che vale il 25% e una che vale il 10% serve decidere ogni passaggio insieme. Nessuno può prescindere dall'altro. Questo vale sia nelle scelte nel consiglio regionale che nelle fasi locali».

C'è la necessità di rivedere lo spazio di Italia Viva in giunta alla luce del risultato elettorale?
«Secondo me no, non abbiamo mai fatto una battaglia per le poltrone. Noi vogliamo parlare dei bisogni dei cittadini fuori dai centri e anche nelle aree rurali. Questo è il senso della mia mozione sul servizio di emergenza e urgenza. Non si possono togliere medici sul territorio e sostituirli con i cali center. Così ci si allontana dai cittadini. Ci rivolgiamo agli alleati per migliorare il governo».

A questo proposito: il ruolo della vicepresidente Saccardi potrebbe cambiare? Maggiori deleghe?
«Il vicepresidente sta lavorando bene nel settore che rappresenta. Penso che si possa proseguire nel lavoro che sta facendo».

Una cosa sola che direbbe agli alleati del Pd.
«Che ritornino a essere quello per cui il Pd è nato. Un partito che vuole governare i processi, che ha voglia di assumersi decisioni. Oggi con il Terzo Polo ha un alleato che vorrebbe aiutarlo. Deve abbandonare una logica ideologica e il populismo».