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Scaramelli: "Investiamo sui tre ospedali senesi"

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Intervista di Filippo Tecce, "Corriere di Siena", 15 luglio 2020.

Pone Le Scotte di Siena tra gli ospedali di riferimento in Toscana, è fiducioso su come Tls e Gsk stanno portando avanti la lotta al Covid-19, definisce come obiettivo di Mps la tutela dell'occupazione. Stefano Scaramelli, capogruppo in consiglio regionale di Italia Viva, lunedì ha parlato da Casole d'Elsa poco prima che Matteo Renzi presentasse il suo libro.

Scaramelli, l'emergenza Coronavirus ha cambiato la sua idea di sanità?
"Questa esperienza ci ha insegnato come riorganizzare e migliorare il modello organizzativo. Penso alle Usca, la presenza di medici ed infermieri di famiglia e tutti gli operatori delle professioni".

Da cosa passa un rafforzamento del sistema?
"Dalle cure intermedie con servizi vicini ai cittadini. Dobbiamo rafforzare il territorio sia nella fase di pre-ospedalizzazione che di post-ospedalizzazione".

La riqualificazione dell'ospedale le Scotte a Siena, sia strutturale che tecnologica, è un obiettivo perseguibile nei prossimi anni?
"È un qualcosa di plausibile ed avviato. In questi anni sono arrivati alle Scotte oltre dieci professionisti da fuori che hanno rafforzato le ottime professionalità che erano già all'interno. Abbiamo investito oltre 80 milioni di euro, il plesso ospedaliero sta tornando ad essere ciò che era in passato. Le Scotte sarà un punto di riferimento per la Toscana".

L'iter procedurale per il potenziamento del pronto soccorso dell'ospedale di Campostaggia a Poggibonsi ha subìto un rallentamento a causa del Covid-19?
"L'iter sta andando avanti con i tempi che avevo sempre detto ai cittadini. I soldi ci sono, serve fare un buon progetto".

Ci sono necessari tempi tecnici da rispettare?
"L'esperienza di Nottola insegna: da quando ottieni un finanziamento a quando i lavori partono passano anni. Ma il progetto è pronto, siamo nelle condizioni di poterlo presentare. Stessa cosa vale per Le Scotte dove ci sarà il pronto soccorso pediatrico. A Nottola il primo stralcio dei lavori per il pronto soccorso è terminato, a settembre inizierà il secondo".

All'inizio pareva che Eugenio Giani pensasse ad un cambio radicale del sistema sanitario. Ora la sua posizione è diversa: perché?
"Dovessimo vincere, nei primi mesi faremo una verifica di quel che stato fatto e cosa migliorare: questa riforma ha rafforzato Siena in un contesto di area vasta, si deve proseguire in questa direzione".

Si aspetta un rimbalzo di virus dopo l'estate?
"I numeri dimostrano che il peggio è alle spalle ma non si abbassi la guardia. Ho fiducia nella scienza e nella ricerca che va avanti. Penso al progetto sulla cura al Covid-19 portato avanti da Toscana Life Sciences con Gsk ed al polo scientifico senese. Ho fiducia che dopo l'estate si possa avere una cura per convivere con il virus".

Conterà arrivare bene a settembre, il quadro generale è delicato.
"Fondamentale per economia, imprese e per una veloce ripartenza delle scuole che diventa la priorità degli impegni politici di queste settimane".

Giani spera che Mps possa essere "la banca della ricostruzione" ed auspica una prosecuzione della presenza pubblica nel Monte dei Paschi. Condivide questa posizione?
"La presenza pubblica è stata una operazione importante del nostro governo per salvare Mps. Serve che la banca produca reddito, tuteli l'occupazione e si leghi con le terre di Siena e le imprese".

A settembre si vota per le regionali: scontata la sua candidatura?
"Renzi ha definito il mio impegno un valore aggiunto per questo territorio. Io non mi tirerò indietro. È un aspetto che affronteremo ad agosto, ora voglio impegnarmi solo in termini istituzionali".