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Scalfarotto: "La politica qui è autoreferenziale si è occupata poco della Puglia"

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La notizia della presentazione del programma, pubblicata da "la Gazzetta del Mezzogiorno", il "Corriere del Mezzogiorno" e "il Nuovo Quotidiano di Puglia", 11 agosto 2020.

«La Puglia dovrebbe essere una regione all'avanguardia in Europa, invece si dibatte in grandi difficoltà in settori come sanità, agricoltura, lavoro, infrastrutture. Questo dimostra che la politica in Puglia si è occupata molto di se stessa ma pochissimo di dare risposte ai pugliesi, di dare lavoro e servizi efficienti».

Lo ha detto Ivan Scalfarotto, candidato governatore di Italia Viva, Azione e +Europa, presentando a Bari il programma elettorale. 

«Qui in Puglia deve tornare ad esserci ascolto, la politica deve tornare a occuparsi delle persone. Abbiamo ancora 300 milioni l'anno di spesa per i viaggi della speranza al Nord, dobbiamo attendere mesi per poterci sottoporre agli esami diagnostici e in tutto questo non si è mai avuto un assessore alla Sanità in questi cinque anni», ha sottolineato Scalfarotto.

Alla domanda sui sondaggi che lo danno al quarto posto, con percentuali insufficienti anche per entrare in Consiglio regionale, Scalfarotto replica così: «Se guardassimo i sondaggi la presidente degli Stati Uniti d'America sarebbe Hillary Clinton e la Gran Bretagna starebbe ancora nell'Ue, quindi li prendo con le molle. Li prendo ancora più con le molle quando c'è un sondaggio che arriva da sinistra e uno da destra che dicono uno il contrario dell'altro. Suggerisco all'elettore di ascoltare le ragioni dei candidati e di valutare come la Regione è stata governata da Fitto ed Emiliano, cioè male».

Il programma presentato ieri, il primo in "carne e ossa", si articola in tre parti - strategia, azioni e visione - ma «continueremo a raccogliere altre proposte sul territorio e attraverso i canali digitali», annuncia.

Una Puglia «più unita e verde», una «svolta radicale nel modello di governo: inclusivo, paritario, che non dipende dal carisma di un capo ma dalla competenza e dal lavoro di una squadra autorevole e capace», spiega.

Una Puglia, quella immaginata da Scalfarotto, anche «più consapevole, più aperta e fiduciosa, più sostenibile e più integrata, poiché le sfide sono tante e complesse, ma la Puglia ha in sé tutte le energie per farcela, per diventare un esempio. Vogliamo fare in modo che la Puglia possa far leva sulle sue incredibili capacità sia dal punto di vista del talento umano, dell'economia, dell'imprenditoria, dei beni culturali e ambientali. Abbiamo ancora 300 milioni all'anno di spesa per i viaggi della speranza verso il Nord, se ci rechiamo ai Cup dobbiamo attendere mesi per poterci sottoporre agli esami diagnostici e in tutto questo non si è mai avuto un assessore alla Sanità in questi cinque anni. Io se vinco ne nomino uno bravissimo».

Scalfarotto ha garantito che rispetterà la parità di genere anche in giunta. «Il primo provvedimento che farò sarà la nomina di tutti gli assessori in ogni settore, non penso di fare tutto io come hanno fatto altri. Gli assessori saranno pari numero tra uomini e donne e saranno molto capaci, sicuramente più bravi del presidente perché il presidente deve essere come un maestro di orchestra: non deve suonare nessuno strumento, deve far in modo che la musica dei suoi assessori sia armonica».