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Scalfarotto: "La mia candidatura contro tre populismi"

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Intervista di Cosimo Giuseppe Pastore, "Barletta Viva", 22 giugno 2020. 

Il centrosinistra corre diviso per le elezioni regionali in Puglia. Italia Viva di Matteo Renzi, Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino, infatti, non sosterranno la rielezione del governatore uscente, Michele Emiliano, ma si presenteranno come una coalizione progressista, europeista e anti-populista guidata dal candidato Presidente, Ivan Scalfarotto, sottosegretario al Ministero degli Esteri.

Seppure il suo nome fosse circolato già nelle scorse settimane, l'ufficialità è arrivata solo ieri. La campagna elettorale entrerà nel vivo solo a partire dal prossimo 4 luglio, ma è già online il sito internet per sostenere Scalfarotto.

Manca poco ormai al vivo della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. All'esito del vertice di Italia Viva a Bari, alla presenza della Ministra Teresa Bellanova, il partito ha confermato di non voler sostenere la candidatura dell'uscente Michele Emiliano. Insieme ad Italia Viva, anche Azione e +Europa per una coalizione che vede in lei il candidato alla Presidenza della Regione Puglia.
«Saremo un polo riformista, profondamente europeista, non populista e pragmatico che pensa che questa regione abbia tutte le capacità e le risorse per farcela. Siamo una proposta politica che non offre protezione, ma soprattutto opportunità perché pensa che la politica debba essere questo. Una proposta che non vede la politica come una situazione di scambio, perché questo è un elemento che penso corrompa il rapporto politico. La nostra è una politica fatta in squadra dove non c'è un padre padrone che comanda per tutti, una politica che ha messaggi netti e che dice cose chiare. È una politica in cui non c'è dentro di tutto e di più, che non nomina persone di schieramenti lontanissimi da sé e che tiene insieme un po' di tutto finendo con il non rappresentare più niente. Quindi, siamo una proposta politica europea, moderna, pragmatica, semplice da capire e che si presenta come un'alternativa a tre populismi che sarebbero stati da soli sulla scheda elettorale. Io penso che i pugliesi non se lo meritassero».

Chi lo desidera, può leggere l'intervista completa qui, dove è disponibile anche la versione video.