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Scalfarotto: "Grave errore trattare con la destra sul ddl Zan"

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Estratto dell'intervista di Andrea Carugati, "il Manifesto", 9 giugno 2021.  

«Nei passaggi decisivi della legge Zan i voti di Italia Viva non sono mai mancati. Mai. E sono convinto che non mancheranno in futuro». Ivan Scalfarotto, sottosegretario all'Interno in quota Italia Viva, storico attivista per i diritti lgbt, vive questi giorni difficili per la legge contro l'omofobia con preoccupazione.

Il suo capogruppo in Senato, Davide Faraone, e anche la ministra per la Famiglia Elena Bonetti aprono a un tavolo con il centrodestra per un'intesa sulla legge. È d'accordo?
Faraone sta cercando, in buona fede, di allargare la base dei consensi per proteggere la legge visto che, a differenza delle unioni civili, stavolta il governo non potrà mettere la fiducia e che il passaggio in Senato sarà pieno di insidie. Capisco l'intenzione, ma non condivido: è un gesto di buona volontà che non porterà ad alcun risultato.

Perché?
La destra, con i vari Pillon, vuole solo perdere tempo e su un argomento come questo - lo dico da riformista che si è spesso cimentato nelle mediazioni - non è possibile alcuna forma di compromesso. Loro vogliono solo affossarla, non vogliono alcuna legge contro l'omobitransfobia. Su temi come questo, le unioni civili, l'aborto, la spaccatura è insanabile: o stai da una parte o dall'altra. Con Lega e Fdi si perde solo tempo prezioso.

L'ha detto ai suoi colleghi di partito?
Sanno bene come la penso, tra noi c'è una differenza sulla tattica parlamentare, non sulla volontà di portare a casa la legge Zan. Trattare con questa destra non è solo una tattica parlamentare. Significa essere disponibili a modificare il testo. E infatti questo non può e non deve accadere. Il testo di Ronzulli di Forza Italia finisce per indebolire la legge Mancino, altre ipotesi prevedono di eliminare il passaggio sull'identità di genere, lasciando così scoperte le persone transessuali, quasi un invito alla loro discriminazione che io stesso non potrei mai votare. Se cambi troppo rischi di perdere i voti di sinistra, la legge Zan deve passare così, altrimenti è morta: è già stata frutto di tanti compromessi alla Camera.

Il Pd accusa voi renziani di aver mollato la legge Zan dopo averla votata alla Camera.
Dico di più, abbiamo contribuito a scriverla e l'abbiamo votata in modo convinto.

E adesso?
Voci critiche sono presenti non solo a destra. Penso ad Arcilesbica, ad alcune femministe, a esponenti Pd come Valeria Valente e Aurelio Mancuso. E così tra i nostri senatori. Diciamo che le posizioni di Iv hanno coperto il dibattito negli altri partiti. Noi renziani abbiano l'abitudine di offrire il petto alle polemiche, almeno stavolta avremmo potuto evitare...

Teme una marcia indietro di Iv?
Nessuna marcia indietro, quando sarà il momento di votare per il passaggio in aula ci saranno i nostri voti, lo garantisco.

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.