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DDL Zan, Scalfarotto: "Un compromesso è impossibile subito in aula per evitare tranelli"

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Estratto dell'intervista di Carlo Bertini, "La Stampa", 26/06/2021

«Io non credo affatto che si possa arrivare ad un testo condiviso», taglia corto Ivan Scalfarotto, sottosegretario di Italia Viva, paladino dei diritti Lgbt e autore della prima legge contro l'omofobia approvata dalla Camera nel 2013. «Conosco bene la materia e so che trovare un compromesso è sostanzialmente impossibile, perché si confrontano proprio due visioni diverse del mondo. E faccio un esempio concreto».


Prego.
«Sedici Paesi europei tra cui l'Italia, si sono schierati contro la legge omofoba ungherese. Salvini ha detto che in quella legge non ci trova nulla di strano. E come è possibile pensare di trovare un punto di caduta con questi leghisti? Sarebbe un'ingenuità imperdonabile. Capisco la buona intenzione, ma credo che allargare il consenso sia impossibile».


Allora la pensa all'opposto di Renzi: dice che non ci sono i voti sul ddl Zan al Senato e che va cercato «un consenso largo».
«Renzi è quello che ha messo la fiducia sulle unioni civili. Lui dice che i voti in aula sono risicati ed è vero: rischiamo di andare sotto su qualche emendamento. La nostra analisi è identica, ma per me bisogna andare in aula, non c'è altra scelta. La destra non vuole un accordo».

Così, niente compromessi?
«Vedo il rischio, il Senato è ostico, Calderoli presenterà milioni di emendamenti. Ci saranno i voti segreti. Ma dobbiamo tenere compatti i gruppi che hanno votato la legge alla Camera superando dubbi e obiezioni. Non cadere nel tranello di chi vuole tirarla lunga nella speranza di veder naufragare anche l'ennesimo tentativo di avere una legge contro l'odio»

 

Chi lo desidera può leggere l'intervista completa a questo indirizzo.