L'intervento pubblicato da "il Giornale di Vicenza", 14 luglio 2021.
Lo stile Macron piace a Daniela Sbrollini. La senatrice di Italia Viva, nel bel mezzo della discussione sul ddl Zan, non ha perso di vista quello che accade in Europa sul fronte Covid. «A me piace molto - rivela riferendosi al pugno duro sull'estensione del green pass e sull'esclusione senza stipendio del personale sanitario che non ha preso parte alla campagna di vaccinazione - Perché da sempre sono stata convinta della necessità e del valore del vaccino. Ho fatto entrambe le dosi a Vicenza quando dovevo farlo e sinceramente trovo sconvolgente che ci sia ancora troppa gente che non vuole vaccinarsi, a cominciare da chi lavora a contatto con le persone. Soprattutto chi ha a che fare con i più fragili».
Sbrollini, poi, torna su una questione che le sta particolarmente a cuore in vista della ripartenza dell'anno scolastico a settembre: «Per mettere in completa sicurezza la scuola - spiega - anche il personale e gli insegnanti dovrebbero essere vaccinati, anche prevedendo lo stesso obbligo già in vigore per gli operatori sanitari».
Sbrollini conclude con un riferimento all'attualità e all'importanza della programmazione in vista del futuro: «Siamo tutti preoccupati per la variante Delta e abbiamo sempre detto che siamo favorevoli alle riaperture. Per mantenere tutto aperto, però, dobbiamo mettere il paese in sicurezza. Questo significa avere un piano chiaro, che non può essere fatto di chiusure. E questo a cominciare dalle scuole».