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Daniela Sbrollini: "Un dovere scaricarla ma l'uso non è chiaro"

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L'intervista di Ro.La. su "Il Giornale di Vicenza", 7 giugno 2020

Daniela Sbrollini, senatrice di Italia Viva, non ha scaricato Immuni, ma lo farà a breve. Lo farà, però, più per "dovere morale" che per reale convinzione sull`utilità di questa applicazione.

Quali sono i punti deboli secondo lei?

Detto che scaricarla non costa nulla e che male non fa, di perplessità ne ho diverse e credo che nel momento in cui si è deciso di ricorrere a questo strumento si dovesse agire meglio. Non sono del tutto convinta, ad esempio, sul reale rispetto della privacy e dei dati personali. E anche il funzionamento in sé mi lascia qualche dubbio. Nel caso in cui mi arrivasse la notifica di essere entrata in contatto con qualcuno di positivo, rimane una serie di interrogativi: sono entrata in contatto con un positivo in che ambito? In che modo? A che distanza? E se sono entrato in contatto con qualcuno di positivo cosa devo fare? Tutto viene lasciato alla discrezionalità del singolo. Questo è un punto di enorme fragilità. Così come il rendere facoltativo l`utilizzo dell`applicazione.

Ci doveva essere l`obbligatorietà?

Se il principio è che l`utilità è legata alla quantità enorme di persone che dovrebbero utilizzare l`app allora secondo me sì, sarebbe dovuto essere obbligatorio.

A proposito, chi non ha un telefonino super moderno rimane tagliato fuori. Non si sarebbe potuto prevedere un incentivo per permettere a tutti di poterla scaricare?

Non sarebbe stata una cattiva idea, proverò a capire se è possibile farlo.