L'intervento della parlamentare Iv pubblicato da "Il Giornale di Vicenza", di Marino Smiderle, 10 gennaio 2020.
Gaffe sulla Libia e silenzio assordante sull'attacco dell'alleato Donald Trump all'Iran, con l'uccisione del generale Qasem Soleimani in Iraq, seguito dai missili di Teheran sulle basi americane del Kurdistan. Che il governo italiano non stia brillando sui fronti infuocati della politica estera è sotto gli occhi di tutti. Anche di Daniela Sbrollini, parlamentare vicentina da poco passata dagli scranni del Pd a quelli di Italia Viva, il nuovo partito fondato da Matteo Renzi, che peraltro tiene in piedi questo governo insieme al Movimento 5 Stelle.
«Io sto vedendo altri leader europei - attacca la senatrice vicentina - che si danno da fare per richiamare tutti alla ragione. Penso ad Angela Merkel, che ha ricordato come la Germania sia il Paese col più alto numero di basi e soldati americani in Europa e che per questo ha preteso chiarezza e spiegazioni. Ecco, l'Italia con gli importanti insediamenti nelle caserme Ederle e Del Din di Vicenza e alla base Pluto di Longare è il secondo Paese in classifica come presenza di installazioni militari Usa: vorrei sapere se il nostro premier Giuseppe Conte e il nostro ministro degli esteri Luigi Di Maio siano stati informati dagli alleati americani dell'uso che intendono fare di quei soldati e se abbiano valutato le conseguenze per il nostro Paese».
La sensazione è che la senatrice Sbrollini non sia molto soddisfatta, per usare un eufìmismo, di come Di Maio stia esercitando il suo ruolo di ministro. «È sempre impegnato qui a Roma e nel resto d'Italia per gestire le rogne del Movimento 5 stelle - osserva - e non ha il tempo sufficiente per occuparsi dei problemi seri di politica estera. Credo che i ruoli di capo politico del M5S e di ministro degli esteri non siano compatibili. Specie se uno privilegia il primo incarico rispetto al secondo. Sarebbe ora che Di Maio iniziasse a fare qualche viaggio in più fuori dai confini».
E mentre si annunciano manifestazioni di fronte alle basi americane vicentine, ancora non si è capito bene conce Conte e Di Maio abbiano preso l'invio in Libano di un contingente di un centinaio di soldati Usa dalle caserme di Vicenza come risposta all'escalation militare legata ai missili iraniani in Iraq. «La. settimana prossima - ha detto Sbrollini in una nota - ascolteremo l'informativa urgente richiesta dalla maggioranza. Sentiremo le spiegazioni di Di Maio e di Conte. Al Senato per due giorni si discuterà della situazione e del ruolo dell'Italia. La situazione non può sfuggirci di mano. L'Italia è troppo coinvolta».
Va da sé che Sbrollini non ha gradito l'atteggiamento di Trump. Nel metodo, più che nel merito. «Trump usa metodi fuori dalle stesse regole statunitensi - precisa -. Agisce senza informare il Congresso, senza interpellare gli alleati della Nato. I paesi della Ue che parlano a singola voce. No. Così si va alla irrilevanza politica del nostro continente e conseguentemente del nostro Paese. Quello che è successo in Iraq conferma la incapacità dei paesi europei di avere una voce in capitolo sulle questioni geopolitiche che più sono vicine al Mediterraneo. Chiederemo conto al presidente del Consiglio. Ma gli indicheremo anche la strada maestra che per noi di Italia Viva sta in un coordinamento veloce ed efficace con tutti i paesi dell'Ue. La nostra politica estera passa per l'Europa. Unita».